Palazzo Bonocore: progetto di rigenerazione culturale

Palazzo Bonocore: progetto di rigenerazione culturale

Palermo Felicissima, un viaggio temporale nell’eleganza dell’Art Nouveau

Dai suoi balconi, pare di toccare le statue candide con una mano. Siamo nel cuore più autentico di Palermo e qui sta per riprendere vita una delle sue residenze nobiliari: Palazzo Bonocore aspira a diventare una delle “bussole culturali“ della città, pronto a recuperarne la memoria tramite le più moderne tecnologie. Palazzo Bonocore è un progetto politico nel suo senso più antico perché parla al cittadino, racconta la comunità, utilizza il patrimonio culturale come strumento. Residenza aristocratica del XVI secolo, Palazzo Bonocore passa di mano in mano per due secoli fino ai duchi di Serradifalco che lo abiteranno fino al 1829; poi lo acquista un ricco negoziante, Salvatore Bonocore.

Qui sta nascendo il nuovo progetto di CoopCulture che da anni è protagonista in città nella gestione e valorizzazione di alcuni tra i luoghi della cultura più belli e importanti (dall’Orto Botanico allo Steri passando per il Museo Salinas).

Il progetto, che parla di innovazione e engagement, creando un luogo aperto al quartiere e alla città – nasce da una nuova collaborazione con la Diocesi di Palermo, che ha affidato il bene a CoopCulture attraverso un avviso pubblico.  

Un luogo interattivo e in continuo mutamento, dove la memoria si rinnova e si rende presente, in cui ciascuno potrà scegliere il proprio percorso. Approfondite e meticolose ricerche d’archivio alla base per costruire una collezione immateriale interpretata tramite tecnologie di ultima generazione.

Palermo Felicissima: progetto di rinascita culturale a Palermo

Il primo capitolo sarà dedicato a Palermo Felicissima: una mostra cross-mediale, nata dalla sinergia tra CoopCulture e Odd Agency che unisce tecnologie avanzate e installazioni immersive – inaugurazione il 30 novembre e apertura al pubblico dall’1 dicembre. Un percorso espositivo che racconta un periodo di grandi cambiamenti che fra fine Ottocento e inizi Novecento, ha modificato in profondità gli assetti urbanistici, la vocazione economica e la vita culturale di Palermo.

Per comporre Palermo Felicissima, il team di lavoro, ha studiato a lungo, spulciando archivi, collezioni private e pubbliche, raccogliendo spunti: ne è nato un percorso scientifico che si nutre di visioni, installazioni, postazioni, light books, proiezioni, realtà virtuale e AI, seguendo una precisa timeline storica. Sarà un viaggio adatto all’appassionato, al fine conoscitore, al curioso, allo studente, al turista.

La mostra si sviluppa in cinque grandi sale, e ognuna sarà una sorpresa: sotto la volta affrescata dagli artigiani settecenteschi, avverrà un vero cortocircuito temporale, altamente tecnologico. Si scopriranno le vite di architetti, artisti e illustratori, si seguiranno le grandi trasformazioni urbanistiche e i monumenti nati in quel periodo. Su un grande schermo curvo e immersivo si racconterà l’epopea dei Florio in un film animato con un narratore d’eccezione; e una suggestiva sala trasporterà in un viaggio multi sensoriale che celebra l’estetica floreale e raffinata dell’Art Nouveau con una proiezione a 360°. Infine postazioni con visori di realtà virtuale consentiranno una passeggiata virtuale nella Palermo del 1892, fedelmente ricostruita: sono gli anni in cui si stava costruendo il Teatro Massimo, in cui si sventravano quartieri per costruire palazzine di gusto squisito, in cui i quartieri cambiavano pelle e via Libertà sarebbe nata di lì a poco; e in lontananza si scorgevano sempre i padiglioni della grande Esposizione Nazionale che avrebbe segnato un’intera epoca.

Palazzo Bonocore è aperto ai contributi e alle proposte che saranno vagliate da un comitato scientifico di cui fanno parte il direttore del MudaC Museo delle Arti Carrara e del Museo civico di Castelbuono Laura Barreca, il direttore generale di CoopCulture Letizia Casuccio, il direttore esecutivo del Museo Galileo e Museo di Storia della Scienza Roberto Ferrari, il professore dell’Università degli studi di Palermo Paolo Inglese, l’esperto di marketing turistico e culturale Sebastiano Missineo, il pioniere della gamification in Italia Fabio Viola.

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