Palermo a fuoco per tutta la notte | Niente elicotteri, vigili in emergenza - Live Sicilia

Palermo a fuoco per tutta la notte | Niente elicotteri, vigili in emergenza

Notte di fuoco a Palermo (Foto di Alessio Messina)

di MONICA PANZICA Le aree più impervie bruciano ancora intorno alla città: non ci sono elicotteri antincendio della forestale e nelle ultime ore nel capoluogo si è registrata una vera e propria emergenza. Case evacuate nella notte ad Altavilla, Casteldaccia e Misilmeri. Vigili del fuoco ancora al lavoro a Bonagia, dove sono andati distrutti un bar, un supermarket e un negozio di oggettistica. (Clicca qui per leggere il servizio di cronaca).

PALERMO – La città è stata circondata da un inferno di fiamme durante tutta la notte. I due incendi più vasti, divampati ieri pomeriggio nella zona di Baida-Falconara e a Bonagia (clicca qui per leggere il servizio di cronaca), hanno impegnato vigili del fuoco, polizia, protezione civile, forestali e municipale fino a notte fonda e nella zona compresa tra via del Levriere e fondo Sciacca, gli interventi sono ancora in corso. Il bilancio è di una decina di persone che ieri hanno accusato sintomi di intossicazione, soccorse dai sanitari del 118 e di gravi danni a strutture ed esercizi commerciali, tra cui il supermercato “Carrefour”, il “Centro Shopping” e il “Lucky bar” di via del Levriere.

Le fiamme sono divampate anche a Casteldaccia, Misilmeri ed in contrada Sperone Altavilla Milicia: poco prima della mezzanotte sono state evacuate case e villette, i residenti hanno chiamato a centinaia al centralino dei vigili del fuoco. Ed una delle abitazioni ad Altavilla è stata raggiunta dalle fiamme che si sono sviluppate in un’area di campagna, rendendo necessario l’intervento del 118 per otto persone rimaste intossicate. I residenti sono rimasti  fuori dalle loro abitazioni fino all’alba.

Una lunga notte per le squadre dei vigili del fuoco insufficienti a coprire i fronti di fuoco a Palermo e provincia, con focolai di probabile matrice dolosa che si sono sviluppati da un capo all’altro della città in seguito al vento di scirocco. Incendi a Misilmeri, a Montagna Grande. Qui è in azione un canadair e un secondo arriverà da Roma nelle prossime ore. Ma incendi si sono sviluppati anche nella zona di piano Geri e a Cefalù. Insomma, Palermo è in piena emergenza e senza elicotteri per raggiungere le zone più impervie. Le fiamme si sono diffuse anche intorno alla centrale Enel in via Casuzze, e che altri roghi si sono verificati in via Villagrazia, dove hanno preso fuoco alcuni tralicci di telecomunicazione.

Ieri sera nella zona di Corso Calatafimi erano stati registrati numerosi black out. Ma non finisce qui, perché in città brucia ancora la zona compresa tra via Bronte e via Castellana. Anche qui sono state evacuate diverse villette. In città gli incendi si sono verificati anche nella zona del Villaggio Santa Rosalia, a Borgo Nuovo e alle porte del capoluogo, a Bagheria. Un’emergenza a cui la Sicilia sta cercando di far fronte senza elicotteri.

Nelle ultime ore è così diventato impossibile raggiungere alcune aree montane che hanno continuato a bruciare e a mettere a rischio l’incolumità dei residenti, zone in cui la vegetazione secca ha alimentato ampi fronti di fiamme, complici anche il forte vento e le elevate temperature, che hanno toccato i 35 gradi. Il presidente della Regione Rosario Crocetta, dopo l’allarme lanciato dal capo del dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha garantito che da venerdì saranno in funzione sette elicotteri per il servizio antincendio. In settimana verrà convocata anche una conferenza di servizi con i dirigenti della Forestale e della Protezione civile per esaminare le procedure.

LE REAZIONI
“Ciò che sta accadendo in queste ore a Palermo è un ‘disastro annunciato’: la maggior parte degli incendi che stanno interessando intere aree della città, potevano e dovevano essere evitati”. Lo dice Fabio Teresi (Pd), presidente della Quinta circoscrizione di Palermo a proposito degli incendi divampati nel capoluogo. “C’è una documentazione che dimostra che già a gennaio avevamo chiesto, attraverso una delibera della Circoscrizione, la pulizia di alcune aree del nostro territorio segnalando che erano in stato di abbandono e colme di sterpaglie, a cominciare dall’Istituto Zootecnico, ma nulla è stato fatto: le nostre richieste, ripetute a maggio, sono state ignorate. Credo ci siano gli elementi perché la Procura indaghi per ‘colpa grave’. Non è accettabile che nessuno si assuma la responsabilità di questi mancati interventi: se ci sono colpevoli, che paghino”. “La Circoscrizione – conclude Teresi – ha fatto la propria parte, ma ciò che è accaduto dimostra la necessità di proseguire la battaglia politica per attribuire i poteri che spettano a questa istituzione”.


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