PALERMO – Concluso, amaramente, il campionato di Serie C per il Palermo è tempo di voltare pagina e programmare il futuro. Non è ben chiaro, però, che tipo di futuro attende la compagine rosanero. Tra i soci Mirri e Di Piazza la rottura è nota. Questo porterà all’addio dell’italoamericano, che l’11 giugno rescinderà ufficialmente il contratto e da quel momento sarà un creditore della società.
La cifra che incasserà Di Piazza è ancora da stabilire e lo si farà tramite dei parametri. Questi, però, potrebbero anche portare ad ulteriori scontri tra le parti in causa e magari sfociare anche in azioni legali. La famiglia Mirri, visto questo addio, avrà delle difficoltà a gestire in solitaria il club di viale del Fante. Per questo motivo, da tempo, si cercano dei soci in grado di dare una mano acquisendo il 40% dell’uscente Di Piazza o acquistare l’intero pacchetto azionario. In tal senso è stato dato mandato alla banca d’affari Lazard di cercare degli acquirenti.
Il periodo che vive il mondo intero, però, rende tutto molto più complicato. Per tale ragione, scrive l’edizione odierna di “Repubblica”, in casa Palermo si sta pensando anche a programmare la stagione con le proprie forze. Nelle intenzioni dell’attuale proprietà ci sarebbe anche la ferma volontà di confermare Giacomo Filippi alla guida della prima squadra, che ha fatto bene come primo allenatore, riddando entusiasmo ad una piazza che era ormai con il morale sotto i tacchi.
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