Palermo, al via il Festival delle Letterature Migranti - Live Sicilia

Palermo, al via il Festival delle Letterature Migranti

La VII edizione dal 27 al 31 ottobre
I PARTICOLARI
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PALERMO – É giunto alla settima edizione consecutiva il Festival delle Letterature Migranti, in programma a Palermo dal 27 ottobre fino al 31, che si snoda in alcuni dei luoghi più suggestivi della città: Palazzo Branciforte, sede della Fondazione Sicilia, Cappella Palatina e l’Oratorio di Sant’Elena e Costantino grazie alla partnership con la Fondazione Federico II; e poi lo spazio Zac ai Cantieri culturali alla Zisa in collaborazione con la Fondazione Merz e tanti altri luoghi, dal centro alle periferie. Incontri (in presenza e online) dibattiti e riflessioni, concerti, talk, proiezioni, presentazioni in diretta streaming che hanno al centro temi fondamentali di genere e generazione, lavoro e multiculturalismo, crisi ambientale, tecnologie, condivisione, memoria collettiva. Il tema di questa edizione 2021 del Festival delle Letterature Migranti che ispirerà le diverse sezioni del Festival e in primo luogo quella letteraria – “è costituito da quel che abbiamo chiamato “Corpo condiviso”– dice il direttore artistico Davide CamarroneLa ritrovata centralità del corpo in un’epoca connotata dalla smaterializzazione delle relazioni è quasi una nemesi per una generazione che riteneva di doversi chiudere in una bolla protetta e di rinviare alla rete il dominio delle proprie esistenze. Da una parte ci troviamo a gestire online il lavoro, la formazione, gli affetti, dall’altra richiediamo una nuova considerazione del corpo. Mai forse come in questa fase storica, il tema della fisicità ci accomuna: per quel che accade intorno a noi, per le conseguenze del degrado ambientale; siamo dinanzi a contraddizioni storicamente inedite”.  

Un programma letterario che mette insieme 30 autrici provenienti da ogni parte del mondo, come ha detto in conferenza stampa Camarrone, alla presenza del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e del Presidente dell’ARS Gianfranco Micciché, e un’edizione declinata interamente al femminile dedicata al sentire e al sapere letterario, politico, scientifico e creativo delle donne e alla loro visione del mondo. “Il nostro Festival– continua il direttore artistico –non è mai stato solo una rassegna di novità editoriali ma, attraverso una selezione di testi letterari e altre forme artistiche e narrative, ha sempre provato a dar vita a una sorta di canone interpretativo del nostro tempo. E quest’anno come mai, percepiamo il crollo di un sistema di pensiero orientato al maschile, la necessità di una profonda revisione che parta dal dibattito che in questi anni le donne hanno condotto sulle fragilità sociali, sulle restrizioni e le violenze delle quali ancora le nostre comunità si nutrono”. Protagoniste di questa edizione nomi di primo piano del panorama letterario contemporaneo nazionale e internazionale.

A cominciare da Giulia Caminito, vincitrice del premio Campiello con L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani, 2021) alla giornalista, regista e scrittrice francese, autrice di inchieste e reportage per Marie Claire e di documentari per France 5, Ingrid Seyman con il romanzo d’esordio La Piccola Conformista (Sellerio, 2021). Ancora: Takoua Ben Mohamed, fumettista, illustratrice, produttrice cinematografica e graphic journalist, italianadi origini tunisine e autrice de Il mio migliore amico è fascista (Rizzoli Libri, 2021) cheincontrerà i ragazzi e le ragazze delle scuole e i giovani dei punti luci Save the Children di Palermo (Centro Tau e Zen Insieme); e Nadeesha Uyangoda, autrice del fortunato pamphlet L’unica persona nera nella stanza (66thand2nd, 2021) e di un podcast sulla razza. Al festival prenderanno parte autrici di romanzi e di saggi con riflessioni profonde sull’attualità e le sue trasformazioni, pensatrici impegnate a ridefinire il concetto di femminismo e valori del vivere comunitario come democrazia, lavoro e multiculturalismo: la scrittrice americana gender J. E. Sady Doyle, autrice de Il mostruoso femminile (Tlon, 2021), un’analisi feroce e divertente del patriarcato; l’italiana d’origini ungheresi Vera Gheno con Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole (Effequ, collana Saggi Pop, 2019) e Trovare le parole. Abbecedario di una comunicazione consapevole (Edizioni Gruppo Abele, 2021). Le scrittrici siciliane: Giuseppina Torregrossa conil suo ultimo romanzoAl contrario(Feltrinelli, 2021), storia ambientata nell’entroterra siciliano tra le due guerre e una piccola rivoluzione femminile;e Vanessa Ambrosecchio conTutto un rimbalzare di Neuroni(Einaudi, 2021), riflessione e narrazione di un anno di insegnamento in DAD.

Il crollo dei valori comuni, la morte degli dèi precedenti, l’aumento esponenziale della complessità, la sensazione diffusa di abitare una crepa della storia, e soprattutto l’urgenza di porre basi nuove al vivere comune saranno oggetto del dialogo tra Maura Gancitano e Andrea Colamedici con Valeria Dinamo, in collaborazione con Scuola Holden e Hangar Piemonte a partire da L’alba dei nuovi dei (in uscita per Mondadori). Mettendo in parallelo i due mondi – la polis greca e i social network, gli hypomnemata e gli smartphone, il politicamente corretto e la koinè, l’inconscio digitale e l’aretè – i due filosofi insieme a Valeria Dinamo tracceranno una serie di indicazioni per accogliere con lucidità, entusiasmo e consapevolezza l’alba dei nuovi dèi. 

Tre eventi speciali serali in ambito musicale iniziati ieri, mercoledì 27 ottobre, tra cui il concerto “Oasis” alla Cappella Palatina di Palazzo dei Normanni che ha riaperto alla musica e agli spettatori per la prima volta dopo la pandemia con un omaggio a tre compositrici appartenenti a ad ambiti storici e culturali diversi, Isabella Leonarda (Novara 1620 – 1704), Franghiz Ali-Zadeh (Baku, Arzebaijan, 1947) e Ornella Cerniglia (Palermo 1981). Il progetto è realizzato in collaborazione con Fondazione Federico II e il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo. 

Il programma completo è consultabile sul sito www.festivalletteraturemigranti.it. 

Gli incontri sono ad ingresso gratuito e non hanno bisogno di prenotazione fino al raggiungimento dei posti disponibili, esponendo il green pass. Prenotazione richiesta solo per gli eventi alla Cappela Palatina e all’Oratorio Santi Elena e Costantino attraverso il sito www.festivalletteraturemigranti.it. 

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