Il Tribunale del Riesame dà ragione alla difesa e conferma che all’indagato non va applicata alcuna misura cautelare.
Il reato contestato al titolare di una casa di riposo di Palermo è di maltrattamenti aggravati ai danni di tre degenti, tutte donne anziane, una delle quali affetta da morbo di Parkinson.
Secondo la Procura di Palermo, l’indagato non avrebbe prestare soccorso alle degenti, le avrebbe bagnate con degli con schizzi d’acqua sul volto e avrebbe a loro rivolto frasi offensive e minacciose: “Ora ti faccio vedere io… hai rotto i coglioni”.
Il pubblico ministero aveva chiesto al giudice per le indagini preliminari che venisse applicato il divieto di prestare attività lavorativa presso case di cura. Dopo il no de Gip, la Procura aveva fatto ricorso al Riesame che lo ha respinto.
Il legale della difesa, l’avvocato Giuseppe Avarello, ha dimostrato che i soccorsi erano immediati e che i pochi minuti trascorsi erano stati determinati dalla necessità di organizzarsi al meglio (prendere i medicinali, avvertire gli altri operatori).