27 Gennaio 2023, 18:19
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PALERMO – Una lesione lieve e non uno sfregio permanente del viso. Una perizia cambia le sorti processuali per l’imputato Martin Scepi. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 5 anni e 4 mesi. Il tribunale ha inflitto 2 anni.
Scepi, cittadino francese, difeso dagli avvocati Antonio Gargano del foro di Palermo e Luigi Fornari di Milano, nel maggio scorso era in vacanza a Palermo in compagnia del fratello e di un amico. Avevano alzato il gomito e iniziarono a infastidire i clienti lanciando monopattini sulla carreggiata e fermando le auto, poi colpirono il titolare al volto con una bottiglia di vetro.
L’accusa contestava il grave reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, basandosi su una consulenza medico legale secondo cui il viso sarebbe rimasto sfregiato. Una valutazione affrettata, ha sostenuto la difesa. Per avere il quadro chiaro bisognava attendere almeno sei mesi. Passati i quali un consulente della difesa ha escluso che l’uomo avesse riportato danni irreversibili.
Alla stesa conclusione è giunto il consulente nominato dal giudice per l’udienza preliminare Elisabetta Stampacchia. La lesione è stata ritenuta lieve.
Il Gup ha condannato l’imputato a due anni di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Gli ha riconosciuto le circostanze attenuanti generiche e disposto l’immediata liberazione. Ora è tornato in Francia
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27 Gennaio 2023, 18:19