Palermo, bimbo morto: caos in clinica, due condanne

Palermo, bimbo morto prima del parto: caos in clinica, due condanne

I fatti avvennero alla Triolo Zancla

PALERMO – Dieci mesi ciascuno di carcere, senza sospensione condizionale della pena. È la condanna inflitta dal giudice monocratico Maria La Scala a Sebastiano e Vincenzo Di Noto. Erano imputati per lesioni, minacce e danneggiamento.

I due imputati erano parenti di una donna incinta che nel 2021 era andata alla casa di cura Triolo Zancla per partorire. Poi la drammatica notizia: il bimbo era morto. Scoppiò il finimondo. I medici furono costretti a barricarsi all’interno della struttura.

“Ti giuro che te la farò pagare, sei un morto che cammina, ti mangio il cuore, cornuto, disgraziato, assassino”, urlavano al medico. L’amministratore della società che gestisce la clinica, Luigi Triolo, fu colpito al volto. Un dipendente fu aggredito.

L’avvocato Mauro Torti

Distrussero il totem delle prenotazioni, la pulsantiera del citofono, un dispositivo per la misurazione della temperatura, un monitor e tutti i dispenser per la sanificazione delle mani. Danneggiarono la porta dell’ascensore.

L’avvocato Corrado Nicolaci

Un’inchiesta ha stabilito che non ci furono responsabilità dei medici nella morte dei nascituro. Ora la condanna dei due imputati che dovranno anche risarcire le parti civili: Oridine dei medici (assistito dagli avvocati Mauro Torti e Corrado Nicolaci), Luigi Triolo e la casa di cura (avvocato Gabriele Butera).


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