PALERMO – Inutile fare processi, serve ripartire subito. Il Palermo, dopo la matematica retrocessione in serie B, è già al lavoro per la ricostruzione. Ieri il presidente Maurizio Zamparini e il direttore generale Giorgio Perinetti si sono incontrati per gettare le basi del futuro rosanero. A Milano entrambi per l’assemblea di Lega, i due hanno parlato rapidamente di cosa cambierà nel Palermo con la serie B. Zamparini è voglioso di ripartire e lo vuole fare da subito. Il restyling della società rosanero è quindi in atto. Perinetti sarà naturalmente confermato al suo posto. Non tornerà Rino Foschi anche se il vecchio ds farebbe carte false pur di lavorare nuovamente per il club di viale del Fante. Lo stesso ds del Genoa appare ormai rassegnato all’ennesimo forfait di un suo ritorno in Sicilia: “Ormai succede da anni, il mio nome viene spesso accostato al Palermo – dichiara – forse qualcuno si diverte. Per me è una cosa seria. Poteva avvenire prima di Lo Monaco o con lo stesso Perinetti, ma quella chiamata non è mai arrivata. A Palermo mi sono trovato bene, sarei tornato volentieri. Per me nel Palermo non c’è più spazio”.
Intanto arriverà anche un altro dirigente, si tratta di Nicola Amoruso, ex Reggina. Affiancherà Perinetti nel lavoro di mercato e gestione dello spogliatoio. Passando al capitolo allenatore resta il dubbio: Sannino resta o va via? Il tecnico vorrebbe rimanere in rosanero ma vuole alcune garanzie, chiede maggiore fiducia e soprattutto una certa libertà di gestione. Chiede di non essere messo in discussione al primo ko e vuole capire se sia al centro del progetto di Zamparini. Il presidente vorrebbe confermarlo e, come lo stesso ha dichiarato, ci sarà un incontro per definire tutto nei prossimi giorni. Ma Sannino piace anche ad altri club, soprattutto di serie A. Il Torino ci aveva fatto un pensierino anche se ultimamente salgono le percentuali della permanenza di Ventura in casa granata. Attenzione perché Sannino piace anche al Genoa di Preziosi, nonostante il patron dei grifoni pensa anche a un ritorno di Delneri.
Tanti sono, invece, i giocatori che lasceranno Palermo. Tra questi Josip Ilicic, e la conferma arriva direttamente dalle parole del suo procuratore: “Sono d’accordo in linea di massima su quanto ha detto ieri il presidente del Palermo – dice Ruznic – Ilicic non è un giocatore da serie B e nei prossimi giorni avrà un colloquio con la dirigenza per capire come muoversi. E’ chiaro che il giocatore piace a molti club visto che nonostante la disastrosa stagione della squadra rosanero Josip ha dato un importante contributo alla causa segnando gol e aiutando i compagni in attacco”. E poi c’è la posizione di Fabrizio Miccoli. Difficile che il capitano resti a Palermo, a meno che non si riduca notevolmente l’ingaggio. Miccoli vorrebbe comunque provare a restare, sarà decisivo l’incontro con Zamparini nei prossimi giorni, probabilmente la prossima settimana: “Miccoli ha manifestato la volontà di restare e il presidente lo incontrerà per fargli una proposta – dice Perinetti – che dovrà però tenere conto di una categoria nella quale c’è un certo tipo di ingaggi”. Dovrebbero restare invece Hernandez e Dybala, l’attacco del Palermo ripartirà molto probabilmente da questi due giocatori a cui affiancare naturalmente volti nuovi. Via tutti i giocatori arrivati a gennaio: Faurlin, Fabbrini, Boselli, Dossena e Formica. Tutti per fine prestito. Sperduti e Nelson sono di proprietà del Palermo e il loro futuro è ancora da decidere. Da rivedere anche la posizione di giocatori come Rios e Barreto che hanno un ingaggio elevato per la B, così come per Donati. Dovrebbe restare invece Stefano Sorrentino che però chiede garanzie sull’allestimento di una squadra che possa risalire subito in massima serie. Verso la conferma anche Aronica e Von Bergen, mentre Munoz ha delle richieste, spetterà a lui decidere.