Palermo, nessuno paga la bolletta telefonica della discordia

Palermo, nessuno paga la bolletta telefonica della discordia

Il tribunale di Palermo
Imputata assolta dal Tribunale

PALERMO – Manca l’elemento psicologico del reato, ha sostenuto l’avvocato Rosa Geraci. La linea difensiva deve avere fatto breccia in tribunale che ha assolto l’imputata accusata di truffa e sostituzione di persona e truffa.

L’avvocato Rosa Geraci

Il processo ruota attorno all’attivazione di una linea telefonica allo Zen. La donna usò i dati di un vicino di casa e iniziò a non pagare le bollette. Bollette che venivano recapitate al vicino che l’ha denunciata quando ha scoperto di avere con la compagnia telefonica un debito di quasi mille euro.

L’imputata ha spiegato che era stato un conoscente a dirle che poteva attivare la linea a nome dell’altra persona. Perché non ha pagato? Perché si trova ormai in stato di indigenza. Risultato: assoluzione con la formula perché il fatto non costituisce reato.


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