Palermo, "Sono laureato", "Non risulta": guai per un 'dentista'

“Sono laureato”, “Non risulta”: guai giudiziari per un ‘dentista’

L'inchiesta parte da un esposto del presidente dell'ordine dei medici

PALERMO – Avrebbe dichiarato il falso per ottenere l’iscrizione all’ordine degli odontoiatri. La Procura della Repubblica ha chiesto un decreto penale di condanna per Giuseppe Paladino (20 giorni di carcere o 1.50 euro di multa).

La difesa, rappresentata dall’avvocato Bianca Savona, si è opposta chiedendo la sospensione del procedimento con messa alla prova. Il giudice Annalisa Tesoriere ha fissato l’udienza a febbraio.

Il via alle indagini, coordinate dal pubblico ministero Andrea Fusco, è arrivato da un esposto dal presidente dell’ordine dei medici di Palermo, Salvatore Amato. Quest’ultimo, parte offesa con l’assistenza degli avvocati Mauro Torti e Corrado Nicolaci, ha ricostruito la vicenda.

Al momento della presentazione della domanda – da qui l’ipotesi di falso in atto pubblico – Paladino disse di essersi laureato a Pisa con il massimo dei voti. Amato dispose dei controlli e arrivò la riposta: “Il nominativo indicato non risulta né laureato, né abilitato nel nostro Ateneo”.


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