PALERMO – L’autopsia si è svolta al Policlinico di Palermo. Due medici legali e un’anatomopatologa dovranno stabilire le cause della morte di Maria Ruggia, l’anziana di 76 anni morta dopo essere rimasta per otto giorni su una barella all’ospedale Ingrassia.
Nel certificato necroscopico i sanitari dell’ospedale hanno scritto “shock settico”. I consulenti sono stati nominati dal pubblico ministero Alessandro Macaluso. L’inchiesta della Procura della Repubblica è a carico di ignoti. I familiari della donna, assistiti dall’avvocato Andrea Dell’Aira, ha nominato un proprio perito.
Per avere un quadro chiaro si dovranno attendere gli esiti degli esami istologi. Ci vorranno mesi, nel frattempo l’Asp ha avviato un’indagine interna e la Regione ha inviato gli ispettori in ospedale.