PALERMO – Un’altra giornata decisiva, una giornata sicuramente di passione per il popolo rosanero che attende ormai da oltre tre mesi chiarezza sul futuro della propria squadra. Una giornata d’intenso lavoro per chi vende il club di viale del Fante e ha messo in chiaro quanto oggi sia importante per il futuro della società, Maurizio Zamparini, e chi invece sulla carta dovrebbe comprare, Paul Baccaglini, per prendere a tutti gli effetti il posto dell’ex patron friulano che per quindici anni ha guidato nel bene e nel male il Palermo mantenendolo, tranne qualche eccezione, nella massima serie nazionale raggiungendo anche la qualificazione alle coppe europee. Oggi o mai più dunque, almeno dal tono del comunicato di sabato scorso con cui Zamparini ha dettato un vero e proprio ultimatum all’attuale presidente rosanero, poichè “Le decisioni da prendere non possono più aspettare: la città che amo ed i tifosi rosanero meritano il massimo rispetto”.
Niente più rinvii, contrattempi o appuntamenti posticipati, per Zamparini il d-day è quello di oggi e se sul tavolo dell’imprenditore 76enne non arriverà la tanto discussa offerta da parte di Baccaglini e della sua Integritas Capital (individuata dalle parti in 70 milioni per rilevare il cento per cento delle quote) allora il futuro del Palermo potrebbe proseguire nel solco del passato. Non è un mistero infatti che Zamparini anche durante le fasi del closing abbia sempre tenuto nel cassetto un piano B, parallelo a quello di Baccaglini, in cui qualora la trattativa con l’ex Iena si fosse arenata o addirittura saltata proprio lui avrebbe mantenuto il comando delle operazioni conducendo i rosanero anche nel campionato cadetto con delle mosse da parte del friulano che vedrebbero ad esempio nel ruolo di allenatore Bruno Tedino del Pordenone, rivelazione in Lega Pro con la semifinale play off persa ai rigori contro il Parma.
La volontà di Baccaglini è però quella di chiudere al più presto per mettere nero su bianco non solo l’accordo con Zamparini ma anche i tanti contatti intrattenuti in queste ultime settimane con le principali figure dirigenziali e tecniche che dovrebbero prendere per mano il suo primo Palermo. Anche se l’addio di Dario Baccin, oramai ex responsabile del settore giovanile rosanero, che ha già salutato “non ravvisando le condizioni necessarie per lavorare in autonomia”, fa pensare a una possibile linea di continuità col presente, con la conferma di Zamparini e la rottura delll’accordo. Da capire cosa accadrà. Senza dimenticare Marcello Carli nel ruolo di direttore sportivo e Massimo Oddo in quello di allenatore, entrambi profili graditi a Baccaglini, ancora in attesa che il trader italoamericano diventi l’unico proprietario del club con la certezza di non aver a che fare con un club diretto contemporaneamente da due teste. la resa dei conti è arrivata: bisogna ripartire al più presto, innanzitutto con l’iscrizione alla prossima serie B, e poi con la programmazione di una immediata risalita in A. La tensione nella tifoseria, nel caso in cui dovessero arrivare altri ritardi o addirittura saltare tutto, è palpabile e fa il paio con quella dei diretti interessati che vorrebbero soltanto chiudere al più presto. Che l’ultima puntata di una telenovela divenuta stucchevole abbia inizio.