PALERMO – Scoppia lo scontro tra la Regione Siciliana e la Città Metropolitana di Palermo. Dopo l’allarme sulla sospensione dei servizi per gli studenti disabili, lanciato dalla Direzione per lo Sviluppo Economico ed i Servizi Sociali del comune di Palermo, arriva la secca replica dell’assessore Nuccia Albano.
Albano: “Il bilancio al voto nei prossimi giorni”
“Sarebbe bastato che prima di procurare l’allarme (il funzionario, ndr) si informasse, per le vie brevi, con i miei uffici, che sono sempre disponibili e ricevono quotidianamente sindaci, commissari, rappresentanti delle istituzioni, o, per via istituzionale, con la mia persona la quale, in tal caso, avrebbe potuto rassicurare l’interlocutore visto che ho già chiesto, da tempo, il rimpinguamento del capitolo del bilancio che andrà al voto dell’Aula nei prossimi giorni”, ha dichiarato l’assessore alla Famiglia e politiche sociali.
La tensione, tra Palazzo Cominiti e l’assessorato regionale alla Famiglia, è praticamente alle stelle, come traspare dalla durissima presa di posizione della Albano. “È alquanto paradossale che il funzionario vada oltre i confini di sua competenza, scrivendo una lettera direttamente ai dirigenti scolastici nella quale dichiara che sarebbero stati interrotti i servizi, ingenerando nei ragazzi e nelle famiglie un allarme – dice l’assessore -. Per di più, incurante di avere ricevuto ben due trasferimenti di risorse, il 12 settembre per 230.919 euro per quanto riguarda i servizi Siam e il 24 settembre 1.440.763 euro per i servizi Asacom, pagamenti antecedenti alla nota. Con queste risorse già erogate le prestazioni non verranno interrotte e comunque si ricorda che, in osservanza alla legge regionale, le Città Metropolitane e i Liberi Consorzi sono obbligati a garantire i servizi con fondi propri”.
Niente soldi in cassa
Dall’ex Provincia, al momento, nessuna replica ufficiale: l’intenzione sarebbe quella di non alimentare ulteriormente lo scontro. A Palazzo Comitini fanno notare, però, che al di là delle forme, più o meno rituali, la sostanza è che non ci sono i soldi in cassa per garantire i servizi fino a dicembre.
L’Ars non ha ancora approvato l’assestamento di bilancio e la Città Metropolitana, che ha già anticipato un milione e mezzo di euro per settembre, non ha a disposizione i 5,5 milioni necessari garantire il servizio fino a dicembre per gli oltre 1.100 studenti con fragilità che frequentano le scuole superiori.