Palermo Energia, Avanti: | "Se costretti privatizzeremo" - Live Sicilia

Palermo Energia, Avanti: | “Se costretti privatizzeremo”

Palermo Energia, la partecipata della Provincia di Palermo, a meno di clamorose sorprese andrà privatizzata o liquidata entro l'anno. Avanti: "Se costretti, ricorreremo ai privati".

PROVINCIA, LAPUNZINA: "SI SALVINO GLI OPERAI"
di
3 min di lettura

PALERMO – “La Provincia intervenga per scongiurare il pericolo licenziamenti dei lavoratori di Palermo Energia”. A lanciare l’allarme è Gaetano Lapunzina, capogruppo del Pd a Sala Martorana che invita l’amministrazione di Palazzo Comitini a non farsi trovare impreparata di fronte alla possibilità, per la verità assai concreta, di dover privatizzare o liquidare la società controllata al 100 per cento dalla Provincia di Palermo.

La Palermo Energia, infatti, partecipata creata nel 2000 e che oggi conta 162 dipendenti, fa parte di quelle società strumentali che, in base alla legge, entro il giugno del 2013 andranno privatizzate, ottenendo così una proroga di cinque anni non rinnovabili per i servizi, oppure il 31 dicembre verranno obbligatoriamente liquidate. Con buona pace dei posti di lavoro.

Una situazione che, per il comune di Palermo, riguarda la Sispi (come Livesicilia ha già raccontato) e per Palazzo Comitini appunto Palermo Energia. L’azienda è nata per svolgere attività legate al risparmio energetico e dal 2008 è controllata totalmente da via Maqueda, anche se negli anni i suoi dipendenti sono stati usati anche come portieri, collaboratori amministrativi e perfino per effettuare piccoli interventi di manutenzione nelle scuole con un corrispettivo pari a sette milioni di euro annui. “In base alla recente normativa, ovvero l’articolo 4, comma 3, del Decreto legge 95 del 2012, convertito nella legge 135 dello stesso anno – spiega Lapunzina – solo una deroga dell’Antitrust per la comprovata e certificata ‘impossibilità di ricorrere al mercato’ potrebbe evitare questo percorso che, nell’interesse dei lavoratori, ci auguriamo non trovi impreparata ed inerte l’Amministrazione Avanti”.

L’ente, in poche parole, può evitare la privatizzazione o peggio la liquidazione solo se dimostra a Roma che l’azienda svolge servizi esclusivi e indispensabili, che non possono essere affidati ad altri. “E’ una preoccupazione che condividiamo – dice il direttore generale della società, Giuseppe Li Calsi – anche se, a nostro parere, sussiste l’indispensabilità. Fra qualche giorno, infatti, cominceremo con le operazioni per la verifica degli impianti termini, per le quali faremo un’apposita campagna stampa, che la Provincia da sola non potrebbe svolgere perché non ha il relativo personale ma a cui spetta per legge. Con i sindacati dialoghiamo da mesi, ma è chiaro che il problema c’è”.

La verifica riguarderà circa 17mila caldaie installate nei comuni della Provincia sotto i 40mila abitanti, ovvero tutti tranne Palermo e Bagheria, e dovrebbe impiegare per l’appunto Palermo Energia mediante una sinergia con le aziende private che si occupano dell’installazione: le verifiche saranno a campione e riguarderanno il 20 per cento degli impianti.

“Stiamo parlando di un’azienda – dice il presidente della Provincia, Giovanni Avanti – che abbiamo provveduto a rendere efficiente, riconvertendo il personale e affidandole nuovi servizi , come la manutenzione delle scuole che ci evita il continuo ricorso agli appalti e ci permette notevoli risparmi. Noi speriamo che questa assurda normativa venga modificata dal prossimo governo, ma in caso contrario siamo sicuri che Palermo Energia sia appetibile per i privati mediante un apposito avviso di manifestazione di interesse”. E la Provincia punta proprio sulla verifica delle caldaie per rendere appetibile la società, al pari di altre realtà italiane. “Grazie a questa attività di controlli – aggiunge Avanti – garantiremo la sicurezza dei cittadini, contrasteremo gli installatori non autorizzati e aiuteremo quelli in regola. Liquidare l’azienda? Impossibile, svolge servizi indispensabili”.

Twitter: @robertoimmesi

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI