PALERMO – “Una convocazione inutile. In commissione Controllo e garanzia, alla Provincia di Palermo, abbiamo registrato la totale assenza del governo provinciale che dimostra di infischiarsene del futuro di 160 famiglie”. A tuonare è Mimma Calabrò della Fisascat Cisl e il tema è quello di Palermo Energia, la società della Provincia di Palermo che, per legge, da qui a breve dovrebbe essere privatizzata o liquidata a meno di un parere apposito dell’authority per la concorrenza di Roma.
Palazzo Comitini ha affidato a una equipe di esperti il compito di redigere la relazione, ma ieri è arrivato un nuovo rinvio visto che il lavoro, a maggio inoltrato, non sarebbe ancora completato.
“Ci chiediamo che fine abbia fatto la relazione che l’amministrazione provinciale – prosegue Mima Calabrò – aveva garantito che avrebbe inviato all’Antitrust per dimostrare che l’azienda svolge servizi non privatizzabili o affidabili mediante bando di gara. Il presidente Avanti si era impegnato a farci conoscere oggi i contenuti della relazione. Ed invece non si è presentato nessuno – aggiunge -. E’ stato disatteso un impegno. Non ci sono state fornite né date né spiegazioni. E dire che i tempi di invio sono già abbondantemente scaduti”.
Nel pomeriggio, invece, all’Ars si è riunita la commissione Lavoro a cui ha preso parte l’assessore agli Enti Locali, Patrizia Valenti, che ha fatto sapere di avere avviato un dialogo con il governo nazionale per ottenere una proroga di sei mesi all’applicazione in tema di partecipate della legge di scioglimento delle Province. “Non possiamo che prendere atto – conclude Mimma Calabrò – dell’interessamento da parte dell’assessore. È un segnale positivo, a differenza di quelli negativi che giungono dall’amministrazione provinciale”.
“L’assessore regionale alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti, si è impegnata a chiedere al governo nazionale una proroga alla norma che prevede entro l’anno la privatizzazione o la liquidazione delle società partecipate dalle Province che non rispondono a criteri di economicità”: lo afferma Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Uil Sicilia, che oggi ha incontrato all’Ars l’esponente del governo. “Domani – prosegue Flauto – in commissione Bilancio all’Ars chiederemo anche di garantire le somme per i lavoratori delle partecipate delle Province. La soppressione di questi enti in Sicilia richiede più tempo per trovare soluzioni in favore dei dipendenti. Il ministero potrebbe concedere una proroga di sei mesi che sposterebbe al 30 giugno 2014 la data ultima per la liquidazione delle società”. Flauto spiega che “chiederemo alla Regione un incontro per inserire nell’ambito della soppressione delle Province, una norma che garantisca i livelli occupazionali. Anche perché vogliamo ricordare che società come la Palermo Energia, risponde a condizioni economicità e addirittura presenta prezzi sotto la soglia fissata dalla legge. Se otterremo in tempi brevi una proroga – conclude Flauto – potremo ridare ai lavoratori delle Province una di serenità che ci consentirà di lavorare più serenamente per trovare una soluzione a garanzia di tantissimi posti di lavoro”.