Palermo, epatite per sangue infetto: 307 mila euro di risarcimento

Palermo, epatite per sangue infetto: 307 mila euro di risarcimento

Un ragazzo a fine anni Settanta si ammalò durante un ricovero al Civico

PALERMO – Nel 1978 contrasse l’epatite C per colpa di una trasfusione di sangue e plasma infetti. La Corte di appello ha confermato la sentenza di primo grado: il ministero della Salute dovrà risarcirlo con 307 mila euro.

G.F. all’età di 17 anni fu ricoverato all’Ospedale Civico di Palermo per le ferite riportate in incidente stradale. Nel corso degli anni il virus ha compromesso la salute dello sfortunato agrigentino che si è ammalata di cirrosi epatica.

In primo grado il Tribunale di Palermo, accogliendo le richieste degli avvocati Angelo Farruggia e Annalisa Russello, aveva condannato il ministero che ha fatto ricorso in appello, tramite l’Avvocatura di Stato, sostenendo che all’epoca non fossero disponibili i test per rilevare l’epatite C.

Di diverso avviso i giudici di appello: lo Stato deve pagare poiché ha violato il dovere istituzionale di controllo nell’attività in materia di raccolta, distribuzione e somministrazione di sangue. Controlli, che se effettuati, avrebbero potuto impedire il contagio.


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