Policlinico: famiglia intossicata è in salvo grazie ai medici

Policlinico: famiglia intossicata è in salvo grazie ai medici

Ne ha parlato direttrice generale: un recupero "efficace e veloce"
POLICLINICO
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PALERMO – I medici del Policlinico Paolo Giaccone di Palermo, hanno salvato un’intera famiglia – tre adulti e una bambina di 7 anni – intossicata dai fumi di un braciere. Lo ha comunicato la direttrice generale del Policlinico Maria Grazia Furnari ed è una notizia che avevamo pubblicato alcuni giorni fa. La dottoressa esprime profonda gratitudine ai medici della camera iperbarica. L’incidente sarebbe stato provocato da un braciere che avevano acceso con dei legnetti all’interno di una stanza per cucinare.

“Questo episodio – afferma – sottolinea l’impegno e la competenza del team dell’AOUP nel gestire situazioni di emergenza. Ma anche l’importanza di sensibilizzare la comunità sui pericoli legati all’uso improprio di dispositivi di riscaldamento domestici”.

L’intervento al Policlinico: “Tempestività e bravura”

La manager sottolinea “tempestività e bravura” del personale. “Siamo riusciti a fornire il trattamento necessario – afferma – garantendo un recupero efficace e veloce per i membri della famiglia coinvolta”.

La responsabile della camera iperbarica, l’anestesista Fiammetta Ronga, dal canto suo ricostruisce l’accaduto: “Al nostro Pronto Soccorso sono arrivati tre pazienti adulti con valori elevati di carbossiemoglobina – afferma -. Contestualmente siamo stati allertati dall’Ospedale dei Bambini per la bambina di sette anni. Dopo il trattamento sono stati tutti bene”.

La camera iperbarica per l’intossicazione dai fumi

Il professore Antonino Giarratano, Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’AOUP spiega: “Da tanti anni la nostra camera iperbarica multiposto, in un dipartimento di emergenza dotato di tutte le alte specializzazioni di un Dea di II livello, è riferimento continuo 24h/24 di tutte le emergenze iperbariche della Sicilia occidentale. Oltre all’assistenza e all’attività di formazione forniamo supporto alle istituzioni, anche militari, che operano in emergenza per il trattamento di tanti eventi acuti dalle intossicazioni da incendi e da monossido fino al supporto alle attività subacquee. Come di recente quelle svolte per il recupero del Bayesan”.

La dg dell’Azienda ospedaliera universitaria coglie l’occasione per sensibilizzare la comunità sui rischi legati all’uso di bracieri e fumi tossici e sull’importanza di adottare misure di sicurezza per prevenire incidenti simili: “Invitiamo tutti a prestare attenzione all’uso di bracieri e stufe, garantendo una ventilazione adeguata durante l’uso di qualsiasi apparecchio che possa generare fumi tossici”.


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