BAD KLEINKIRCHHEIM (AUSTRIA) – Dall’infortunio al trionfo, con in premio una maglia rosanero. Oscar Hiljemark ha passato le vacanze dopo la vittoria all’Europeo Under 21 aspettando notizie dalla trattativa tra Palermo e PSV Eindhoven. Una trattativa andata a buon fine, con l’approdo in Serie A del giovane svedese, che si candida ad essere una delle rivelazioni della squadra di Beppe Iachini. Speranze elevate e piedi per terra, con un obiettivo tendente più all’Europa che alla salvezza. Non punta in basso il biondo centrocampista scandinavo, che non ha avuto dubbi nel scegliere la Sicilia: “Il Palermo è la squadra che mi ha voluto più di tutte, durante l’Europeo ho avuto diverse proposte, ma è per questo che ho scelto i rosa”.
Una destinazione che lo ricongiungerà a Robin Quaison, giunto quest’oggi in ritiro e compagno di squadra nell’avventura all’Europeo Under 21. Non è per lui però che Hiljemark si è convinto a venire a Palermo: “Non è stato decisivo per il mio trasferimento – afferma il centrocampista – ma gli ho chiesto diverse informazioni”. Normale che un ragazzo della sua età, senza mai essere stato in Sicilia, chieda ragguagli a chi già ci vive da un anno: “Non sono mai stato a Palermo, ma ho parlato con tante persone. So che è una bella città, con un meteo stupendo e cibo ottimo”. A Palermo non starà certo da solo: “Verrò con la mia fidanzata e il mio cagnolino”.
La personalità non manca a questo ventitreenne che prova anche a destreggiarsi con l’italiano. Ancora presto per poterlo usare in un’intervista, ma già si nota la sua propensione ad imparare. E ci vuole anche personalità a portare sulle spalle una maglia pesante come la numero dieci: “L’ho scelta dopo alcune consultazioni col mio agente e col presidente, che gliel’ha proposto. Per me è un onore indossarla. L’hanno usata campioni come Messi e Zidane, oltre che Pirlo. Io però non sono affatto al loro livello”. Diversità che non riguardano solo la carriera e le vittorie, ma anche il ruolo: “Sono un centrocampista box to box”, precisa Hiljemark, che si augura di poter ripetere gli exploit realizzativi di Rigoni e Chochev nello stesso ruolo: “Spero di poter fare quanti più gol possibili”.
A ventiquattr’ore dal suo arrivo in Carinzia, Hiljemark ha potuto toccare con mano la durezza di Iachini: “Ma già sapevo cosa aspettarmi, avevo parlato con Quaison (ride, ndr)”. Un ottimo impatto, quello col tecnico rosanero, che sta cercano di integrarlo nel minor tempo possibile: “Penso che questa sia una buonissima squadra, mi piace allenarmi in questa maniera”. E sui problemi fisici che lo hanno tenuto fuori prima dell’Europeo Under 21, Hiljemark ha le idee chiare: “Ho già dimostrato all’Europeo di avere recuperato al 100%”. Un Europeo che ha regalato anche una chicca ai tifosi della Svezia, ovvero la loro tipica esultanza con la mano in fronte: “È nata dopo l’esultanza di un giocatore francese nel playoff contro di noi, un gesto scherzoso”.