PALERMO – Il progetto è tanto semplice quanto ambizioso: affidare all’Anas la riqualificazione di viale Regione siciliana, una delle strade più trafficate d’Italia, per realizzare il sottopasso di via Perpignano, sostituire gli alberi e rendere sicura la circonvallazione di Palermo.
Il dialogo con Roma
Un’idea che dalle parti di piazza Pretoria circola da qualche tempo ma che lo scorso giugno, in occasione di un incontro fra il sindaco Roberto Lagalla e il ministro della Infrastrutture Matteo Salvini, avvenuto a Messina, è iniziata a divenire realtà.
Incassata una disponibilità di massima, i tecnici del comune di Palermo si sono messi al lavoro: nella Capitale si è svolto un primo incontro e il prossimo è previsto per settembre. Per quella data servirà una proposta organica che gli uffici dei Lavori pubblici e la direzione generale stanno mettendo a punto, anche se le bocche sono ben cucite.
Il collegamento fra autostrade
Del resto, la circonvallazione è uno dei grandi “problemi” del capoluogo siciliano. Quasi 12 chilometri d’asfalto che collegano due autostrade: da un lato la A29 che arriva a Trapani e dall’altro la A19 e la A20, in direzione Catania e Messina.
Una via obbligata per raggiungere l’aeroporto di Punta Raisi ma che, nel tempo, è divenuta la principale strada cittadina di Palermo, su cui insiste anche il tram e che porta all’Università o agli ospedali.
Alberi e sovrappassi
Il progetto della Pedemontana dovrebbe alleggerire il traffico ma i tempi sono ancora lunghi e, nel frattempo, la circonvallazione rimane una grande incompiuta. Ci sarebbero da realizzare i sottopassi di via Oreto e di via Perpignano, almeno altri quattro sovrappassi per eliminare gli attraversamenti pedonali che rallentano la circolazione, sostituire gli alberi che con le radici rompono l’asfalto e rappresentano un pericolo per le automobili, rifare tutti i guardrail.
Un impegno fin troppo gravoso per il Comune, a corto di soldi e di mezzi. Al momento non ci sono cifre ufficiali, ma riqualificare e completare viale Regione costerebbe decine, se non centinaia di milioni. Solo per sostituire i guardrail ne servirebbero una quindicina.
La soluzione? Anas
Troppo per Palazzo delle Aquile che finora è intervenuto per tamponare le emergenze, riattivando le torri faro o effettuando qualche opera mirata. Meglio un accordo con Roma per usare fondi europei Fsc e affidare tutto all’Anas, sulla base di quanto già fatto con successo per il ponte Corleone.
La società che gestisce le autostrade si occuperebbe del rifacimento dell’arteria stradale e poi della gestione, proprio perché si tratta dell’asse che collega la A29 con la A19.
Milioni di mezzi
Un risultato che, se venisse centrato, rappresenterebbe una svolta per la città in cui i lavori pubblici sembrano ripartiti di buona lena. Il ponte Corleone, quello sull’Oreto, le strade ma anche la depurazione a Mondello e il consolidamento di monte Pellegrino.
La ciliegina sulla torta sarebbe proprio la circonvallazione su cui, ogni anno, circolano più di 50 milioni di mezzi, con una media di 140 mila spostamenti al giorno durante la settimana, di cui buona parte studenti e lavoratori pendolari ma anche mezzi pesanti diretti dentro e fuori la città.