Palermo, il consiglio comunale trasloca a Sala Martorana - Live Sicilia

Palermo, il consiglio comunale trasloca a Sala Martorana

Al via i lavori di restauro di Palazzo delle Aquile
A PALAZZO COMITINI
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PALERMO – Dopo dieci anni, un consiglio si riunirà nella Sala Martorana di Palazzo Comitini. Ma a farlo non sarà quello provinciale, sciolto nel 2013, ma quello comunale di Palermo che deve lasciare piazza Pretoria per i lavori urgenti di restauro alla sede della quinta città d’Italia. C’è aria di novità in via Maqueda dove, dopo mesi di tira e molla (non del tutto risolti), si darà ospitalità ai consiglieri guidati da Giulio Tantillo.

La sede storica, Palazzo delle Aquile, è già ostaggio dei ponteggi e, nonostante qualche attività residuale, tutto il resto dovrà svolgersi altrove: la struttura ha bisogno di un restauro urgente, come dimostrano i frammenti del soffitto ligneo staccatisi recentemente, e gli operai per iniziare hanno bisogno di potersi muovere in libertà. Via il consiglio, quindi, ma via anche gli uffici annessi e i gruppi consiliari che pochi non sono.

Il problema su cui Tantillo si arrovella da mesi è sul dove piazzare questa mole non indifferente di persone, mobili e macchinari e la soluzione, al momento, è quella della barocca Sala Martorana, abbellita da specchi e dipinti. Più facile a dirsi che a farsi, però: come se non bastasse l’ipotesi di un ritorno delle elezioni provinciali nel 2024, il che renderebbe indisponibile la Sala, c’è da far andare coabitare uffici e portinerie di due enti comunque diversi e distinti, per quanto guidati dallo stesso sindaco. Per non parlare del fatto che l’Aula non sarebbe sempre disponibile, il che mal si concilia con i lavori di un organo politico.

E così ci sono allo studio soluzioni alternative. “Stiamo valutando l’ipotesi di utilizzare l’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi – spiega Tantillo riferendosi allo spazio che il Comune, da proprietario, ha trasformato in una sala attrezzata a ospitare eventi e riunioni, annessa agli uffici del Centro storico – La conferenza dei capigruppo mi ha dato mandato di effettuare i dovuti approfondimenti, lì potremmo portare anche i gruppi consiliari”. Una sistemazione che eviterebbe di spezzettare gli uffici fra sedi diverse, ma che soprattutto garantirebbe uno spazio a completa disposizione del consiglio comunale che potrebbe riunirsi quando vuole e senza pestare i piedi a nessuno.

Intanto, però, la seduta di oggi si terrà in via Maqueda: al suono della campana i 40 consiglieri prenderanno posto e Sala Martorana, almeno per qualche ora, tornerà a offrire un tetto alla politica cittadina.


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