Il corriere preso con la droga | E l'affare da 600 mila euro sfumò - Live Sicilia

Il corriere preso con la droga | E l’affare da 600 mila euro sfumò

Il blitz "Blanco" e il caso del pluripregiudicato che era appena giunto in città con la cocaina.

PALERMO – Non tutto filava liscio all’organizzazione che comprava la droga a Napoli per rivenderla a Palermo. Nel corso delle indagini dell’operazione “Blanco”, che ha portato i carabinieri all’arresto di dodici persone, corrieri e “staffette” erano già stati rintracciati e trovati con grosse quantità di cocaina. Come nel caso di Salvatore Pollaro, napoletano di 67 anni, arrestato in flagranza a bordo di un’auto carica di droga da immettere nelle piazze di spaccio.

Sei chili per la precisione, suddivisa in panetti da un chilo l’uno che, secondo quanto accertato, erano stati acquistati poche ore prima nel capoluogo campano, da Claudio Leto e Domenico Sollami, che avevano raggiunto Napoli in nave. Entrambi sono stati arrestati durante il blitz che ha svelato il legame della rete di fornitori con la famiglia mafiosa della Kalsa. Al ritorno, le auto dirette a Palermo sarebbero state due: una Fiat Grande Punto con a bordo Pollaro, che avrebbe guidato senza sosta fino al capoluogo siciliano, preceduto dai due su una Bmw, pronti ad avvisarlo nel caso di eventuali pericoli.

Entrambi i mezzi sono stati seguiti lungo il loro tragitto dalle telecamere sulla Salerno-Reggio Calabria e poi, una volta giunti nell’Isola, dai carabinieri. Gli investigatori hanno così accertato che la Punto era intestata ad una ditta di noleggi, mentre la Bmw ha poco dopo fatto perdere le proprie tracce. L’uomo alla guida della prima macchina è stato fermato in via Messina Marine, nel parcheggio di un ristorante. Immediati, gli accertamenti sul conducente, pluripregiudicato che a bordo nascondeva un trolley. In quella stessa circostanza, a poca distanza dall’area di sosta, i militari hanno notato un giovane: Salvatore Luisi – anche lui finito in manette – era a bordo di uno scooter, probabilmente in attesa di prendere in consegna la droga.

Un maxi carico di droga, quello trovato nell’auto sequestrata, con il quale sarebbe stato possibile ricavare più di 27 mila dosi singole di cocaina. La cocaina che Pollaro aveva trasportato a Palermo, infatti, aveva un principio attivo pari al 71 per cento, come le successive analisi del Lass hanno poi confermato. Sulla superficie di ogni panetto era stato stampato il numero”15″ – che indicava il luogo di produzione – si trovava poi la copertura di una guaina di gomma nera e un ulteriore involucro di plastica termosaldato. Un arresto che era costato caro all’organizzazione che si muoveva con la regia di Cosa nostra: a sfumare erano stati oltre seicentomila euro, il valore di mercato della cocaina, se tutto fosse andato secondo i piani.


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