PALERMO – Astoria, Adams, Ciak, Finocchiaro, Royal, Tiffany: erano questi, fino ad oggi, i cinema di Palermo che negli ultimi anni hanno dovuto chiudere i battenti. E adesso a questa lista si aggiunge anche il Cinema “Jolly” di via Domenico Costantino, nei pressi della Stazione Notarbartolo.
Una lunga chiusura estiva aveva già lasciato trapelare la notizia che è diventata ufficiale tramite un cartello esposto all’esterno del Jolly: “Prossima apertura Teatro Jolly”, recita l’affissione e si potrebbe pensare che si tratti solo di un cambio di guardia. Eppure questa chiusura è un ulteriore colpo al cuore dell’economia palermitana.
Ritorna prepotente il tema della crisi, che con una forza continua sta spazzando via le piccole realtà locali di tutta la città, dai negozi storici ai luoghi di cultura. In questo caso però, bisogna fare una riflessione anche sull’importanza del progresso tecnologico: molti dei cinema che hanno cessato la propria attività probabilmente non sono riusciti ad adeguarsi alla “rivoluzione digitale”: il tanto acclamato 3D. E ancora, si potrebbe trattare anche di un problema di spazi: la sala del Jolly può ospitare 400 spettatori, ben poca cosa ormai rispetto alle multisale che sono sorte nei centri commerciali.
Il cinema come luogo di aggregazione tende ad aggregare un pubblico sempre più grande e variegato, con aspettative diverse da quelle che aveva il pubblico di venti anni fa. E per un motivo o per l’altro, Palermo ha perso anche questo pezzo di storia.