Il segretario comunale segna il timing: "Varare nuova Irpef" - Live Sicilia

Il segretario comunale segna il timing: “Varare nuova Irpef”

La questione era stata accantonata ma Le Donne la riporta al centro del dibattito. Occorre fare presto
PALAZZO DELLE AQUILE
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PALERMO – La nota è di qualche giorno fa e riprende un dossier caldo per il Comune di Palermo: quello dell’approvazione delle aliquote Irpef. Da qualche settimana, dopo la bocciatura del raddoppio dell’addizionale comunale da parte di Sala delle Lapidi, la questione sembrava archiviata ma a riportarla al centro del dibattito è stata una nota del segretario generale di Palazzo delle Aquile Antonio Le Donne.

Munitosi di carta e penna il segretario ha scritto agli esponenti della giunta e del consiglio, al commissario ad acta nominato dalla Regione, al ragioniere generale e agli altri dirigenti segnando il timing per l’approvazione della normativa. Entro il 31 maggio, termine di scadenza per l’approvazione del bilancio preventivo 2022/2024, le nuove aliquote devono essere varate dal Comune.

Tanti i perchè. Perchè altrimenti mancherebbero le coperture per chiudere il bilancio del comune capoluogo. Poi c’è il problema della tenuta di uno dei capisaldi dell’accordo con Roma per l’ottenimento dei 180 milioni di euro del “Salva Palermo”. Si legge nella nota: “Affinché la misura dell’incremento dell’addizionale comunale all’Irpef, in deroga al limite” previsto dalla legge nella misura dello 0,8 per cento “possa legittimamente confluire tra gli obblighi assunti dal Comune di Palermo nei confronti dello Stato con il sottoscrivendo Accordo, è evidentemente necessaria la approvazione della relativa proposta deliberativa consiliare, nel termine perentorio di legge”.

Se quindi la nuova Irpef non dovesse passare verrebbe meno una delle clausole dell’accordo. A uno scenario complesso dovuto ai dubbi di Roma attorno alle misure e ai numeri del piano di riequilibrio varato dal Consiglio comunale lo scorso gennaio, dunque, si sommano anche le difficoltà che potrebbero discendere dall’approvazione di un salasso sui contribuenti con l’approvazione dell’addizionale Irpef.

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Come si ricorderà, dopo la bocciatura da parte del Consiglio comunale della nuova aliquota al 1,57 per cento, la giunta Orlando aveva pensato di stanziare una parte del contributo statale per evitare la manovra lacrime e sangue. Poi l’amministrazione comunale aveva incassato l’altolà degli uffici del Mef che avevano spiegato: con i fondi si deve coprire il disavanzo.

Con l’atto di input, il segretario del Comune di Palermo, torna sull’argomento e fa il punto attorno anche sui possibili contenuti della prossima delibera sull’approvazione dell’addizionale sull’imposta sul reddito delle persone fisiche. L’entrata prevista, anzitutto, non potrà essere minore di quella segnalata nel piano di riequilibrio. Per esigenze di equità fiscale la tassazione potrebbe variare a seconda del reddito. Nella misura in cui fosse così, poi si risolverebbe un altro impiccio: quello di portare in aula una proposta già bocciata dalla stessa. Con l’introduzione di criteri di progressività, infatti, spiega la nota del capo della burocrazia palermitana, si tratterebbe di un atto completamente nuovo.

Nella nota Le Donne, approfitta, infine, per sollecitare ciascun dirigente a produrre tutti gli atti per arrivare all’approvazione del bilancio in tempo. Intanto la fine della consiliatura si avvicina


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