Palermo, 114 milioni di euro per le cause a rischio PDF - Live Sicilia

Palermo, 114 milioni di euro per le cause a rischio PDF

Ecco cosa emerge da uno degli allegati al bilancio di previsione varato dalla giunta

Ammonta a circa 114 milioni di euro l’elenco del “contenzioso con significative probabilità di soccombenza”, le possibili cause perse per cui al Comune spetta accantonare risorse per evitare che con le sentenze arrivino shock nei conti di Palazzo delle Aquile. Circa 14milioni sono già messi da parte mentre altri 93 sono da accantonare

Il dato emerge da uno degli allegati al bilancio di previsione varato dalla Giunta guidata da Roberto Lagalla e presto al varo del consiglio comunale. Un dato monstre se lo si guarda nel suo complesso ma che è spesso la somma di procedimenti di modico valore che non superano i 100mila euro e che riempiono 39 pagina.

Le ragioni dei contenziosi e i soggetti coinvolti non sono resi noti dall’atto da cui però si può constatare che circa 10 milioni potrebbero essere pagati per sinistri e cioè degli incidenti dovuti allo stato di strade e marciapiedi. L’ufficio competente è infatti quello per la “manutenzione straordinaria e urgente di infrastrutture stradali.

Una tra le più costose da sola vale 12 milioni di euro, l’ufficio competente è quello tecnico e infatti l’ambito di pertinenza è l’edilizia privata. Ben 31 milioni di euro, e anche in questo caso una vale 12 milioni, sono nell’ambito del risorse immobiliari. Tra le altre cause ci sono poi quelle per i danni causati dagli immobili comunali e quelli collegati ai lavori pubblici

La cifra, però non rappresenta una sorpresa per gli uffici comunali dato che, sempre nelle carte del bilancio comunale, è possibile scoprire come la somma accantonata al risultato di amministrazione 2022 per il fondo contenzioso è pari a 107 milioni di euro.

Nella nota integrativa, la Giunta spiega così che “è stata fatta una ricognizione complessiva sul contenzioso legale tuttora in essere, quantificato l’onere presunto di chiusura per poi provvedere, ove la soluzione è stata ritenuta necessaria ed i fondi già accantonati non adeguati o sufficienti al fabbisogno stimato, a stanziare in spesa ulteriori risorse non impegnabili”. Pur non al fondo contenzioso così sono stati stanziati altri 9 milioni di euro per scoprire le soccombenze e gli altri rischi che potrebbero arrivare.


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