Palermo, condannati i fratelli Ciulla di Hessian e assolto il boss

Palermo, condannati i fratelli Ciulla di Hessian e assolto il boss

Scagionato Giuseppe Calvaruso. reggente del mandamento di Pagliarelli

PALERMO – Gli imprenditori Diego e Cesare Ciulla sono stati condannati, ma la mafia non c’entra nei loro recenti affari. Ed è per questo che il boss di Pagliarelli Giuseppe Calvaruso è stato assolto (era difeso dagli avvocati Michele Giovino e Giovanna Priano).

I due fratelli, titolari dei negozi Hessian, sono stati condannati dal Tribunale di Palermo rispettivamente a 4 e 2 anni di carcere per intestazione fittizia, ma senza l’aggravante di mafia. Cesare, per cui era stata chiesta una condanna a dieci di anni per concorso esterno in associazione mafiosa, è stato subito scarcerato. Assolti anche Samuele Anzalone, Stefano Ganci e Pietro Castagna, imputati per intestazione fittizia. Erano difesi dagli avvocati Jimmy D’Azzò, Ninni e Giuseppe Reina.

Non regge, dunque, l’accusa, che i Ciulla sarebbero stati in affari con Calvaruso finito due anni fa di nuovo in carcere. Tornava dal Brasile e fu arrestato per mafia. Diego Ciulla era stato scarcerato nel 2018 dopo aver scontato una condanna per estorsione. Il fratello Cesare di recente era finito nei guai per bancarotta fraudolenta. Calvaruso ha ristrutturato diversi negozi con il marchio Hessian e Yamamay, ma non sarebbe stato socio occulto dei Ciulla. Una spia dell’accusa, che non ha retto, era il fatto che la sorella di Calvaruso, Giovanna, anche lei assolta, lavorasse alle dipendenze dei Ciulla.

I due fratelli per evitare la scure dei sequestri avrebbero intestato fittiziamente alcune società che gestivano i punti vendita finita sotto sequestro e ora confiscati dal Tribunale. L’attività prosegue regolarmente in amministrazione giudiziaria.


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