PALERMO – Il fatto non sussiste. Il giudice del Tribunale di Palermo, Marco Petrigni, ha assolto ieri Maurizio Giglio, in arte “Mauriziotto Dj”, e Vincenzo Pottino, presidente del Club Albaria di Mondello.
Erano imputati per frode fiscale attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta.
L’indagine era partita da una verifica fiscale nei riguardi dell’”Associazione Progetto Musica”, rappresentata da Giglio, che aveva curato la direzione artistica del “Windsurf world festival on the beach” negli anni 2010, 2011 e 2012.
Si tratta di una delle più conosciute manifestazioni più famose a livello internazionale che attrae atleti da tutto il mondo.
Si era sospettato che le fatture di pubblicità emesse da Albaria in favore di “Progetto Musica” fossero false.
Nel corso del dibattimento, iniziato 2017, tuttavia, numerosi testimoni hanno confermato la regolarità delle fatture e la veridicità della promozione pubblicitaria. Tutto regolare, insomma così come sempre sostenuto dai legali della difesa, gli avvocati Ida Giganti, Angelo Mangione e Marco Lo Giudice.
Albaria, carte alla mano, è riuscita a smentire la ricostruzione degli ispettori della Siae e dell’Agenzia delle entrate.
Nel corso dell’esame gli imputati hanno richiamato la documentazione che era già stata trasmessa ai due uffici e da cui emergeva la regolarità e trasparenza del loro operato. È emersa una situazione opposta a quella descritta nel corso della verifica fiscale.
Il caso era stato sottoposto anche all’esame della Commissione tributaria di Palermo che aveva annullato gli accertamenti emessi dall’Agenzia delle entrate nei confronti di Giglio. Per il processo tributario la difesa era stata affidata agli avvocati Alessandro Dagnino e Nino Calcò dello studio Lexia Avvocati.