Palermo: morta Maria Mattarella, segretaria generale della Regione - Live Sicilia

Palermo: morta Maria Mattarella, segretaria generale della Regione

Nipote del Presidente della Repubblica
AVEVA 62 ANNI
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PALERMO – Maria Mattarella, 62 anni, avvocato, segretaria generale della Regione siciliana, figlia dell’ex Presidente della Regione, Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980 è morta oggi a Palermo. Lascia due figli, Giovanni e Piersanti. Lottava da tempo contro una malattia incurabile.

Era sposata con Alessandro Argiroffi, docente universitario di Filosofia del Diritto, morto prematuramente nel 2015. Ex capo legislativo della Regione, era stata battezzata dallo zio, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato è da ieri a Palermo.

Quando venne ucciso il padre, Piersanti Mattarella, Maria aveva 18 anni e si trovava sul sedile posteriore dell’auto crivellata di colpi.

Il cordoglio del governatore Schifani

“A nome personale e dell’intera Regione Siciliana esprimo il più profondo cordoglio per la scomparsa del segretario generale della Presidenza della Regione Maria Mattarella. In questo momento di dolore, desidero rivolgere un pensiero affettuoso ai suoi figli, Giovanni e Piersanti e a tutti i suoi familiari, a cui va il nostro sincero abbraccio – afferma il presidente della Regione Renato Schifani -“.

“L’avvocato Mattarella – prosegue il governatore – è stata un esempio straordinario di professionalità, garbo e dedizione al lavoro. Il suo ruolo di segretario generale della Regione è stato caratterizzato da una profonda competenza e da un impegno ineguagliabile. La sua dolcezza d’animo e la serenità, che riusciva a trasmettere nonostante le difficoltà della vita, resteranno impresse nei nostri cuori. Maria Mattarella ha servito fino all’ultimo con dignità e dedizione la nostra terra, lasciando una testimonianza esemplare di amore per le istituzioni e per la comunità siciliana. Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore, ricordandola con affetto e ammirazione”.

Il presidente della Regione ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere a Palazzo d’Orléans e ha annullato tutti gli impegni pubblici.


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