12 Marzo 2022, 17:53
1 min di lettura
PALERMO – “La scelta del candidato sindaco a Palermo per l’area progressista sta mostrando tutti i limiti e le contraddizioni di uno schieramento che al di là dei proclami verbali si sta rilevando inadeguato e contraddittorio. Per ultimo la vicenda di Franco Miceli dimostra l’incapacità dell’area progressista di ragionare e comportarsi come una squadra”. E’ quanto si legge in una nota dell’Associazione elettori per la partecipazione democratica.
LEGGI ANCHE- Palermo, le divisioni e i silenzi dietro lo schiaffo di Franco Miceli
“La lettera di Miceli – continua la nota – induce tutti noi ad aprire una vera riflessione sulla necessità, come lo stesso Miceli scrive nella lettera di rinuncia, di stabilire alcune condizioni primarie. La condizione prioritaria è la massima unità dello schieramento progressista in grado di costruire un rapporto forte tra politica e società. Questa condizione ad oggi non si è manifestata”.
LEGGI ANCHE: Palermo, Franco Miceli rinuncia alla corsa a sindaco per il Csx
L’Associazione propone di “assumere la lettera come base di discussione e di confronto politico con tutte le forze politiche progressiste al di là dei ‘perimetri’ preventivi, del voto a una ‘delibera’ o ad una ‘fotografia’, per creare quelle condizioni auspicate da Miceli e verificare nuovamente una sua disponibilità”.
CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA.
Pubblicato il
12 Marzo 2022, 17:53