PALERMO – “La madre del giovane Francesco Bacchi, ucciso lo scorso 13 gennaio davanti ad una discoteca di Balestrate, ha pronunciato una pesante aggressione verbale nei confronti dell’avvocato Bartolomeo Parrino, difensore di Andrea Cangemi”. Con una nota il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Palermo interviene nella tragica vicenda culminata nella morte del ventenne all’uscita del locale.
La fiaccolata
Venerdì scorso si è svolta una manifestazione a Partinico. Ha preso la parola la mamma di Bacchi che ha fortemente criticato l’avvocato Parrino e la sua scelta di difendere il giovane indagato per omicidio preterintenzionale. Nello sfogo la donna ha fatto un riferimento ad un familiare del legale, invocando una sorta di contrappasso del dolore per avere accettato la difesa dell’omicida. “Nessuno può togliere la vita, non lo posso accettare perché mio figlio è stato cresciuto con dei sani valori, è intervenuto per difendere un amico”, ha detto la madre.
Le indagini
Nel video si vede Bacchi colpire alle spalle Cangemi che reagisce con un primo calcio al torace. La vittima cade e mentre sta per rialzarsi viene colpito con un altro calcio. Nella caduta finisce contro una transenna. Cosa sia accaduto prima è ancora oggetto di indagine. Nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari ha deciso di concedere gli arresti domiciliari a Cangemi. Anche questa scelta è stata fortemente criticata dalla madre.
“Senza entrare nel merito dello svolgimento delle indagini e delle responsabilità penali che verranno accertate, pur comprendendo il dolore di una madre per la prematura e violenta scomparsa del figlio – prosegue la nota – l’Avvocatura palermitana non può che respingere e condannare tutte le forme di intimidazione nei confronti del ministero difensivo di ogni avvocato. Spiace constatare come da parte delle autorità presenti alla manifestazione sia mancata totalmente una presa di distanza verso le minacce rivolte all’avvocato Parrino, a tutela del sacro diritto di difesa“.
La contro replica
“Nessun attacco all’avvocatura di cui si ha massimo rispetto nel ruolo che svolge sono state parole di una madre disperata che ha perso un figlio di 19 anni barbaramente ucciso che non aveva la freddezza e la lucidità di scegliere i termini per urlare il suo immenso dolore”, replica l’avvocato Cinzia Pecoraro che assiste la madre.