Palermo, blitz a Ballarò: ovuli di droga ingoiati e casa laboratorio

Gli ovuli ingoiati e il laboratorio: arresti e 600 mila euro di droga

Operazione dei "falchi" a Ballarò

PALERMO – Un nigeriano lo hanno arrestato per strada, l’altro dentro un appartamento. Il primo aveva in pancia 70 ovuli di eroina. Il secondo dirigeva un laboratorio per la lavorazione di eroina e cocaina.

L‘operazione dei “falchi” della polizia conferma due cose: Ballarò è una della principali centrali della droga della città e la comunità nigeriana ha un ruolo importante negli affari degli stupefacenti.

I due nigeriani arrestati hanno 30 e 49 anni. Complessivamente sono stati sequestrati quattro chili e mezzo di droga che una volta spacciata avrebbe fruttato seicento mila euro.

I poliziotti della sezione “Contro contro il criminale diffuso” si sono mescolati tra la gente che affolla la zona del vecchio quartiere. Hanno notato l’arrivo di uno dei due nigeriani in monopattino.

Lo avevano già controllato in passato e gli hanno intimato l’alt. Il nigeriano è scappato. L’inseguimento è durato poco, prima di essere acciuffato il nigeriano ha ingoiato qualcosa.

Addosso aveva un mazzo di chiavi. Una delle quali apriva la casa dove ha tentata di rifugiarsi. E così ha portato gli agenti nel laboratorio per la lavorazione ed il confezionamento di cocaina ed eroina purissime. Il nigeriano era all’opera. C’era tutto ciò che serviva: sacchetti in cellophane, frullatori, coltelli, cucchiai, piatti e bilancini di precisione.

Parte dello stupefacente era già confezionato e racchiuso in centinaia di ovuli. Sono stati trovati sessantamila in contanti e dodici cellulari che potrebbe essere la scatola nera degli affari.

Nelle ore successive all’arresto hanno trovato conferma i sospetti dei poliziotti sul nigeriano fermato in monopattino: ha espulso oltre 70 ovuli di eroina. Poco probabile che li avesse ingeriti tutti durante l’inseguimento. Più plausibile che fosse una tecnica di trasporto già ampiamente sperimentata e molto pericolosa.

Ecco dunque l’ennesima conferma: Palermo è una città dove gli affari della droga vanno a gonfie vele. Domanda e offerta si incrociano alla perfezione nel mercato della disperazione.


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