Palermo, paziente suicida: dirigenti e medici sotto accusa

Palermo, donna suicida: dirigenti e medici sotto accusa

La donna era ricoverata al Policlinico

PALERMO – Tutti rinviati a giudizio per la morte di una paziente che nel 2017 si lanciò dal terrazzo del reparto di Psichiatria del Policlinico di Palermo. L’accusa per dirigenti e medici è omicidio colposo.

La donna di 61 anni uscì dal reparto approfittando di una porta aperta e non allarmata. Così come aperta e non allarmata era quella attraverso cui si accedeva nel terrazzo.

Secondo la Procura, nulla fecero per mettere in sicurezza il reparto pur essendo “a conoscenza delle croniche criticità strutturali e organizzative”, in quanto “già oggetto di molteplici denunce e segnalazioni”. Il reparto sarebbe stato ospitato in “locali inadeguati dal punto di vista impiantistico e strutturale”. Non vi sarebbe stato inoltre un sistema di videosorveglianza o una vigilanza interna ritenute necessarie in un un luogo di cura per pazienti con problemi psichici.

Sotto processo per decisione del giudice per l’udienza preliminare Elisabetta Stampacchia sono finiti, nelle rispettive allora ricoperte: Renato Li Donni, direttore generale, il direttore sanitario Luigi Aprea, il direttore amministrativo Roberto Colletti, il primario dell’unità di Psichiatria, Daniele La Barbera, il responsabile del Servizio interno di prevenzione e protezione, Giuseppe Tranchina, ed Eleonora Noto Laddeca, che ne aveva preso il posto.


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