PALERMO – Dopo aver messo i primi tasselli in attacco, il Palermo inizia a programmare alcuni puntelli per la difesa. Prima però si batte il terzo colpo in questo inizio frenetico di calciomercato. Il club di viale del Fante ha infatti trovato l’accordo con la Roma per il trasferimento in Sicilia del centrocampista Federico Viviani, elemento di spicco della nazionale Under 21 guidata da Di Biagio e prossimo protagonista agli Europei di categoria, insieme ad Andrea Belotti, che ritroverà a Palermo. Il regista si trasferisce a titolo definitivo per una cifra pari a quattro milioni di euro, un accordo chiuso anche col club capitolino dopo aver trovato l’ok del giocatore. Metronomo di centrocampo, classe 1992, Viviani ha disputato lo scorso campionato in Serie B nelle fila del Latina, riuscendo a realizzare anche otto reti. Specialista nei calci da fermo, in rosa potrà dimostrare il suo valore crescendo alle spalle di elementi di esperienza come Maresca e Rigoni. Intanto il Palermo affida ad uno dei migliori prodotti del vivaio romanista le chiavi del suo centrocampo.
Tornando in difesa, i rosa cercano dei tasselli per rimpolpare il reparto. Stavolta, però, l’intenzione è quella di trovare una soluzione low cost. La base dei terzini per giocare sia a tre che a quattro è praticamente pronta, mentre per quanto riguarda i centrali bisognerà evitare di trovarsi a secco, come accaduto subito dopo il mercato di gennaio. Senza più Muñoz e con un Feddal rimpiazzato dall’oggetto misterioso Ortiz, il Palermo si è ritrovato con soli tre centrali di ruolo, pagando anche le squalifiche di Andelkovic e Gonzalez contro Inter e Napoli. È proprio in quest’ultima partita che Iachini ha lanciato la difesa a quattro e ha permesso al reparto arretrato dei rosa di trovare una nuova soluzione, che però adesso può diventare un’arma tattica e non una scelta d’emergenza.
È per questo che Iachini, oltre ad aver chiesto nomi di esperienza, punta ancora sulla duttilità. Il tecnico marchigiano non ha mai fatto mistero di voler giocatori impiegabili in più di un ruolo, soprattutto in una difesa che può passare da una conformazione all’altra anche a gara in corso. In quest’ottica va visto il ritorno di Aljaz Struna dal Carpi e in quest’ottica rientra anche l’interessamento nei confronti di Marco Zambelli, ex capitano del Brescia. Il giocatore, attualmente senza contratto, è già stato allenato da Iachini nella sua esperienza in terra lombarda e i due potrebbero ricongiungersi. I contatti tra il procuratore del difensore e il club di viale del Fante proseguono, alla ricerca di un accordo.
L’altro nome suggestivo venuto fuori nelle ultime ore è quello di Hugo Campagnaro. Anche in questo caso, si tratta di un altro giocatore a parametro zero, con un profilo che rientra alla perfezione nell’identikit tracciato da Iachini. Può disimpegnarsi nei tre ruoli della difesa a tre e viene da due stagioni deludenti all’Inter. La voglia di rilanciarsi in un’altra squadra non manca, ma bisogna capire quali siano le sue reali intenzioni riguardo ad una possibile riduzione dell’ingaggio. All’Inter il suo stipendio annuo era superiore al milione e mezzo di euro, cifra che non può assolutamente rientrare nei parametri del Palermo. Zamparini ha più volte ribadito come il tetto ingaggi per questa stagione si fermi a seicento mila euro a testa. Campagnaro dovrebbe dunque abbassare le sue pretese, altrimenti può optare per l’estero, col Malaga pronto a soddisfare le sue richieste.
Qualora si dovesse proseguire con un profilo low cost, il Palermo avrebbe altre opzioni dal mercato degli svincolati. In scadenza il prossimo 30 giugno c’è anche Daniele Capelli, centrale difensivo in forza all’Atalanta dopo due stagioni in prestito al Cesena. A fine mese il giocatore si svincolerà dal club bergamasco e si troverà libero di accasarsi in un’altra squadra, esattamente come Campagnaro e Zambelli. A differenza dell’argentino, però, il suo contratto sarebbe ben più accessibile ai rosanero, che intanto provano a muoversi senza ingolfare ulteriormente un monte salari destinato ad essere sfoltito.