PALERMO – Sono ventuno i punti con cui il Palermo ha concluso il girone di andata. Tra vittorie acciuffate sul filo di lana, e altre raccolte comunque non senza soffrire prima del triplice fischio finale, la formazione rosanero ha raggranellato un bottino di tutto rispetto, con il terzultimo posto che è distante ben sei punti, ovvero la stessa distanza che tiene lontani Sorrentino e compagni dal nono posto, attualmente occupato dalla Lazio. Una situazione di classifica ancora da delineare e che accomuna diverse squadre oltre al Palermo stesso, ma se c’è un elemento di continuità nel girone di andata della compagine allenata prima da Iachini e poi da Ballardini, con l’attuale ruolo di traghettatore affidato a Viviani prima dello sbarco in Sicilia di Barros Schelotto, è l’ottimo rendimento mantenuto contro le squadre che attualmente, numeri alla mano, si giocano ancora la salvezza con i rosa.
Basta guardare la classifica per vedere che, sulle sei gare vinte dal Palermo nel girone di andata, tre sono arrivate contro formazioni attualmente sotto ai rosa in graduatoria. All’1-0 firmato El Kaoutari contro il Genoa nella giornata inaugurale, e al rotondo 4-1 con cui è stato demolito il Frosinone a dicembre, si è aggiunto domenica scorsa il preziosissimo 1-0 di Verona griffato da Franco Vazquez. E poi c’è anche il successo, ottenuto sempre grazie a una rete del Mudo a Bologna, contro una squadra che attualmente dista un solo punto da quella siciliana. Le uniche due eccezioni rispetto al rendimento ottimo del Palermo contro le rivali per la permanenza in serie A, sono rappresentate dai successi di misura ottenuti contro Udinese e Chievo, mentre l’unica squadra tra le ultime sei della graduatoria che il Palermo non è riuscito a battere è il Carpi: in quella che potremmo definire la sfida più complicata fin qui giocata tra le mura amiche, ci volle un guizzo di Djurdjevic a tempo scaduto per evitare un clamoroso ko al ‘Barbera’.
Così, dopo il fondamentale successo del ‘Bentegodi’ che ha confermato questo trend positivo, il Palermo deve sfruttare i match in programma nella restante parte del mese di gennaio. A partire da quello di domenica sul campo del Genoa, da non sbagliare sia perchè il Grifone può effettuare il sorpasso in caso di vittoria, sia perchè non perdere contro gli uomini di Gasperini garantirebbe un vantaggio in caso di arrivo a pari punti. E dopo il match di domenica 24 al ‘Barbera’ contro l’Udinese di un altro ex allenatore rosanero, Stefano Colantuono, il mese si chiuderà a Modena contro il Carpi: il discorso fatto per il Genoa vale anche per la neopromossa emiliana, squadra che sta inevitabilmente vivendo una serie di difficoltà tipiche dei ‘rookie’ della serie A, ma che ovviamente non vuole arrendersi al destino che tutti disegnano per la banda di mister Castori, ovvero l’immediato ritorno in cadetteria.