PALERMO – Il tribunale della federcalcio ha irrogato 5 anni di squalifica e la preclusione a ricoprire qualunque ruolo in ambiti federali – in sostanza la radiazione – all’ex patron del Palermo calcio Maurizio Zamparini. La decisione arriva nel merito della vicenda che era costata ai rosanero la retrocessione in Serie C, poi trasformata in 20 punti di penalizzazione nello scorso campionato cadetto, per irregolarità amministrative.
La posizione di Zamparini era stata stralciata per un ricorso, prima accolto e poi respinto, presentato dai suoi legali che contestavano un vizio di forma. A Zamparini erano contestato diverse e gravi irregolarità di bilancio, in particolare l’operazione su Mepal, la società controllata che deteneva il marchio del Palermo e l’iscrizione nello stato patrimoniale di 5,5 milioni di crediti di imposta, col risultato di riportare quel patrimonio al valore di quasi 11 milioni contro i reali 135.712. Il fine delle irregolarità, secondo l’accusa, era di “sottrarsi agli obblighi di ricapitalizzazione”. Il Tfn ha riconosciuto Zamparini colpevole, definendolo “vero ideatore degli artifizi contestati”.
Il presidente della Lega nazionale dilettanti, Cosimo Sibiliardo, ha inviato al sindaco di Palermo Leoluca Orlando una nota che contiene l’ufficializzazione dell’esclusione dell’Us Città di Palermo dal campionato di serie B e il richiamo alla possibilità di iscrizione di una nuova società, anche in sovrannumero, al campionato di serie D. Dall’amministrazione comunale è stato comunicato alla Lnd che è già stato avviato l’iter per l’assegnazione del titolo sportivo con la pubblicazione di un avviso pubblico che scadrà alle 20 di martedì 23 luglio, motivo per cui gli uffici della Lega dilettanti hanno inviato al sindaco i modelli per gli adempimenti necessari all’iscrizione della “costituenda società Palermo al campionato di serie D/Lnd 2019-2020”. A proposito dell’avviso per l’individuazione della proposta migliore per la nuova società che rappresenterà la città nel mondo del calcio, ieri sera sono scaduti i termini per eventuali richieste di chiarimenti sulla partecipazione. In sette hanno chiesto delucidazioni e fra questi non c’erano Dario Mirri, Tony Di Piazza e Massimo Ferrero, soggetti comunque interessati a partecipare alla gara pubblica. Il patron della Sampdoria dopo avere annunciato un passo indietro ha confermato, invece, la propria intenzione di prendere il titolo sportivo del Palermo. (ANSA)