Reset, sindacati scrivono al Prefetto ma il Comune annuncia: "Niente stop" - Live Sicilia

Reset, sindacati scrivono al Prefetto ma il Comune annuncia: “Niente stop”

Palazzo delle Aquile accelera i tempi per la firma del contratto

PALERMO – La Reset non si fermerà. Dopo le proteste dei sindacati che hanno chiesto un incontro al Prefetto di Palermo e annunciato la mobilitazione dei lavoratori, il Comune fa marcia indietro e assicura che il rinnovo del contratto con la società consortile verrà firmato entro l’anno scongiurando così l’interruzione dei servizi alla città. “La stipula del contratto di servizio di Reset avverrà giorno 31 dicembre, con decorrenza 1 gennaio – assicura l’assessore Sergio Marino che invece, solo qualche ora prima, aveva annunciato la firma per i primi di gennaio – Tale soluzione consentirà di evitare ogni interruzione ai servizi e ciò grazie alla disponibilità degli uffici che, pur in giorno festivo,
provvederanno a firmare la determina e renderla operativa”.

Reset, in vista della scadenza del contratto, aveva messo tutti i dipendenti in ferie forzate dal 3 gennaio scatenando la reazione dei sindacati. L’amministrazione comunale aveva negato lo stop ai servizi, ma questo non era bastato: “A dirlo è lo stesso assessore che aveva smentito categoricamente che nel piano di riequilibrio non ci sarebbe stata la vendita delle quote azionarie in capo al comune di Gesap – ha detto Gianluca Colombino della Cisal – Nel frattempo con tutte le rappresentanze sindacali abbiamo unitariamente proceduto ad inoltrare una nota in prefettura attivando le procedure di raffreddamento”. Iniziativa che adesso dovrebbe così rientrare.

“Dalla capigruppo appena terminata a Palazzo delle Aquile è emerso che, seppure con l’esercizio provvisorio, si potrà firmare il contratto per la Reset per il 2022 già il primo gennaio – dichiara il capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile Igor Gelarda – Da un lato non possiamo che esprimere soddisfazione perché non ci sarà  disagio per i lavoratori e per la città. Mentre dall’altro, non è giusto che la Reset venga trattata sempre come l’ultimo chiodo del carro, con i lavoratori che devono vivere la preoccupazione di essere sospesi, come lo sono da decenni, in balia delle bizze di un’Amministrazione comunale che non riesce a valorizzarli. Per questa ragione abbiamo proposto che, una volta che avremo il bilancio di previsione, venga portata a 2 anni la durata della parte economica del contratto. La Reset sarà uno dei nodi centrali per la prossima Amministrazione, sicuramente di centro-destra che governerà questa città, perché così non si può più continuare. La partecipata, infatti, gode di professionalità che sono utili per questa città, ma che non vengono valorizzate e utilizzate appieno in una città che ha bisogno di servizi”.


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