"Professionisti, medici": Palermo, chi sono i clienti dei rider dello spaccio

“Gente che spende, professionisti, medici”. Droga, la “rubrica” dei clienti

Il racconto del collaboratore di giustizia

PALERMO – “Vincenzo aveva quattro, cinque cellulari”, ha raccontato il nuovo collaboratore di giustizia, Angelo Esposito. I telefonini utilizzati da Vincenzo Di Giovanni per le ordinazioni della droga erano bollenti. I clienti chiamavo h24.

I clienti della droga e i cellulari

“Su alcuni chiamavano per la coca, uno per la marijuana uno per la marijuana e uno per il fumo”, ha aggiunto l’uomo che sta svelando i segreti della banda della droga. Le sue dichiarazioni rappresentano una parte fondamentale del fermo disposto dalla Procura di Palermo nei confronti di otto persone.

Uno degli indagati, il nigeriano Kingsley Isiguzo, volto noto alle forze dell’ordine, avrebbe progettato la fuga all’estero. Da qui l’esigenza di procedere con un decreto di urgenza che ora passa al vaglio del giudice per le indagini preliminari per la convalida.

La “rubrica scritta”: caccia a nomi e numeri

“Lo chiamavano i clienti e lui (Di Giovanni ndr) passava gli ordini – aggiunge Esposito – se li trovassero i cellulari finirebbe di lavorare”. In realtà esisterebbe “anche una rubrica scritta, un quaderno, non so dove è conservata a casa sua… stava vicino al Motel Agip”.

Ora è caccia all’archivio dei clienti. Niente tossici ma, racconta Esposito, “clienti che spendono bene. Sono professionisti o medici, gente per bene. Andavo a fare consegna al Politeama e al centro storico”. Alcuni di di questi clienti sono stati fermati dai finanzieri dopo avere comprato la droga. Altri devono ancora essere individuati. Il blitz di oggi a Palermo avrà un secondo capitolo.


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