Ancora niente Regolamento per la cura dei beni comuni

Palermo, rinvio per il Regolamento per la cura dei beni comuni

Dal 2018 il regolamento resta un proposito dell'amministrazione
SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – La volontà di adottare un Regolamento per la “Collaborazione tra Cittadini e Amministrazione per la Cura, la Rigenerazione e la Gestione Condivisa dei Beni Comuni” fu espressa per la prima volta da Palermo il 12 dicembre del 2017. Dalla precedente amministrazione comunale. Quel giorno, il Comune, in collaborazione con Labsus e CeSVoP (Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo), organizzava infatti, a tale scopo, a Palazzo delle Aquile, un incontro con le associazioni, i comitati di quartiere e i cittadini. Qualche mese dopo, l’8 luglio del 2018, verrà calendarizzata e inserita all’ordine del giorno la proposta di deliberazione. La stessa che ieri, dopo quasi 5 anni, è stata posta in sede di consiglio dall’assessore Cannella e che però è stata ancora una volta rimandata. Nonostante il discorso convincente di quest’ultimo, il Regolamento, già attivo in più di 135 comuni in tutta Italia, a Palermo resta un’idea sulla carta.

L’assessore Cannella ha chiesto l’approvazione in Aula

“La proposta di regolamento, così come quella approvata qualche tempo fa che riguardava la democrazia partecipata, giaceva qui in consiglio comunale dal 2018”, ha detto in consiglio l’assessore Cannella. “Questa amministrazione sposa la filosofia della partecipazione attiva dei cittadini alla progettualità dell’amministrazione comunale. Coinvolgere la cittadinanza nei processi decisionali e di gestione dei beni comuni della città, nella programmazione sociale e culturale, è certamente un principio che informa la nostra attività.”

“Gli esempi virtuosi di spontaneismo presenti in città – continua l’assessore riferendosi ai vari Borghi della città riqualificati autonomamente dai cittadini – vanno certamente incoraggiati ma anche regolamentati”.

“Questo regolamento prevede in 22 articoli una partecipazione attiva di cittadini, associazioni e altri organismi” che, interagendo con l’amministrazione, “potranno gestire, riqualificare e curare ampi spazi, senza scopo di lucro. Vuol dire restituire alla città porzioni di territorio che spesso trascurate, abbandonate o non valorizzate. Significa recuperare spazi importanti di socialità e, in una città come Palermo, sottrarre spazi alla criminalità”.

A rompere la magia del momento però il consigliere di Azione.

“Si era concordato di non aprire oggi il dibattito sul regolamento”, ha detto il consigliere Salvatore Forello rivolgendosi al presidente facente funzioni Giuseppe Mancuso che ha presieduto l’Aula. “Come consiglio comunale, ci eravamo impegnati, già in conferenza di capigruppo, tra le forze di maggioranza e opposizione, di costituire un Inter-gruppo che lavorerà di concerto con l’amministrazione, per elaborare le possibili proposte modificative, entro e non oltre fine anno. Nel frattempo i gruppi consiliari stanno attivando un percorso di partecipazione e confronto con le realtà cittadine affinché contribuiscano anche loro nella redazione di questa proposta”.

“Il punto viene quindi accantonato” ha concluso il vicepresidente Mancuso, prima di passare al successivo ordine del giorno.


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