Palermo, archiviato il Festino restano i problemi. Le sfide di Lagalla

Palermo saluta il Festino e torna alla realtà, Lagalla e le sfide urgenti

Dai rifiuti alle strade, passando per la politica

PALERMO – I rifiuti, le strade dissestate, le aziende al collasso, l’emergenza sicurezza ma anche la maggioranza litigiosa, ansiosa di guardare al prossimo rimpasto, e il rapporto “complicato”, per usare un eufemismo, con Renato Schifani.

Il Festino di santa Rosalia è appena terminato e al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, non resta che rituffarsi nei problemi, vecchi e nuovi, della città che pesano molto, come dimostra la graduatoria de “Il Sole 24 Ore” sul gradimento degli amministratori che lo colloca al penultimo posto fra i sindaci di grandi città.

Spente le luminarie e riposto il carro, non ci sarà il tempo di godere dell’innegabile successo della 400esima edizione delle celebrazioni di santa Rosalia, con le croniche emergenze pronte a fare capolino.

Un Festino di successo

Il Festino è, tra le tante cose, anche un “termometro” del consenso politico di un sindaco. Gli addetti ai lavori attendono il grido ai Quattro Canti di “Viva Palermo e santa Rosalia” per misurare applausi e fischi diretti al primo cittadino, efficace cartina tornasole del momentaneo consenso.

C’è da dire che Lagalla ha superato la prova a pieni voti: lo spettacolo messo in piedi da Marco Balich ha affascinato e convinto, oltre ad aver richiamato quasi 400 mila persone che hanno riempito strade ma anche alberghi, bar e ristoranti.

Un successo innegabile che per l’ex rettore rappresenta un’importante apertura di credito, da parte dei palermitani, quanto mai utile per un amministratore a cui, già dal giorno dopo, si chiederà conto dei problemi che affliggono il capoluogo.

Strade e rifiuti

Partiamo da quelli più evidenti, ossia strade e rifiuti. Il Comune ha finalmente ricominciato ad asfaltare alcune zone della città, anche se i tempi saranno inevitabilmente lunghi: troppo pochi i soldi a disposizione, impossibile rifare le strade tutte insieme, a meno di non voler bloccare la circolazione. Del resto si parte da una situazione di oggettiva difficoltà, con una manutenzione rimasta praticamente ferma per quasi quattro anni.

Non va meglio sul fronte rifiuti: il governo regionale ha intenzione di costruire un termovalorizzatore a Bellolampo ma, nel frattempo, la città resta sporca e la differenziata è inchiodata a percentuali risibili. A questo si aggiunga la situazione finanziariamente precaria della Rap che, con pochi mezzi e ancora meno operai, non riesce a far fronte alla pulizia di Palermo.

E se a questo si somma l’emergenza siccità, che riguarda l’intera Sicilia, ne viene fuori un mix potenzialmente letale per la vocazione turistica di un territorio la cui economia ormai si basa quasi del tutto sul terziario.

Aziende in affanno

L’impegno del sindaco, ripetuto più volte, è di rinnovare tutti i contratti di servizio con le partecipate entro l’anno ma l’obiettivo è davvero arduo. Il piano di riequilibrio costringerà il Comune a contenere le spese per i prossimi anni e a pagarne il prezzo sono anche le aziende.

Amat aspetta il nuovo contratto, pena la riattivazione del contenzioso milionario, Rap ha bisogno di assunzioni, Amg sarà costretta a rivolgersi ai privati e perfino alla Sispi il personale è in agitazione.

Un tema che, se da un lato è cruciale per il consenso, dall’altro lo è per la qualità dei servizi erogati e che al momento lascia molto a desiderare.

Il grido del centro storico

E poi c’è il tema della sicurezza che, sebbene non dipenda dall’amministrazione comunale, è tra le emergenze con cui bisogna fare i conti. Le statistiche dicono che Palermo non è più pericolosa di altre grandi città italiane, eppure la serie di fatti di cronaca degli ultimi mesi pone quantomeno il problema della sicurezza percepita.

La control room installata presso il comando della Polizia municipale può rappresentare un valido strumento di contrasto ma sono praticamente quotidiane le cronache di furti con spaccata, risse e problemi di ordine pubblico, legati anche alla movida.

Il monito dell’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, nella notte del Festino contro la droga è stato soprattutto una frustata alla politica, accusata senza mezzi termini di immobilismo e da mesi va avanti una mobilitazione civica contro lo spaccio, specie in centro storico.

I guai della politica

E come se non bastassero i problemi amministrativi, ci si mettono anche quelli più politici. Il contratto di servizio di Amg ha spaccato il centrodestra e, al loro interno, due dei partiti della maggioranza, ossia Lega e Forza Italia.

Un episodio che non è isolato e che rappresenta l’ennesima manifestazione di un malessere che serpeggia nella coalizione che sostiene il sindaco. L’impegno di un rimpasto di metà mandato, se mantenuto, prevede un tagliando alla giunta entro il 2024, il che scatena inevitabilmente appetiti e aspettative.

Lagalla prenderà tempo e soprattutto attenderà di capire cosa accadrà alla Regione, dove il governatore Renato Schifani rivedrà qualcosa, dopo il risultato delle Europee.

Un rapporto, quello tra il sindaco e il primo inquilino di Palazzo d’Orleans, che affronta una delle sue fasi più difficili. I due si stanno scontrando, senza risparmiarsi, sia sul futuro del teatro Massimo che su quello della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino, ma si racconta che perfino il Festino avrebbe provocato qualche malumore per il mancato invito del governo alla conferenza stampa di presentazione.

Duello dovuto, secondo i ben informati, anche al fatto che il sindaco, dopo l’iniziale infatuazione per Matteo Renzi, si è ormai collocato nell’orbita del ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Un avvicinamento, quello di Lagalla al leader nazionale forzista, mal digerito dal partito siciliano, tenuto praticamente all’oscuro della manovra e che potrebbe essere solo l’anticipazione della sfida tutta interna al centrodestra dei prossimi anni.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI