Palermo, è scontro per il bilancio di previsione 22/24

Palermo, scontro Lagalla-Forello in consiglio comunale per il bilancio

Le beghe della maggioranza e le accuse dell’opposizione
SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – Sono stati giorni di polemiche e di forti tensioni a Sala delle Lapidi. Il consiglio comunale è stato impegnato a discutere il previsionale per il triennio 2022-2024. Le prime sedute si sono concluse in un nulla di fatto. Solo l’ultima, quella di ieri sera, 27 dicembre, ha portato all’approvazione del bilancio e non si è svolta certo con poche difficoltà.

Ma iniziamo dalla seduta del 26 dicembre

Per Santo Stefano, il consiglio comunale di Palermo si è riunito, nel pomeriggio, con l’intento di approvare il bilancio di previsione 22-24, ma senza riuscirci. La sessione, iniziata alle cinque, dopo circa un’ora, è stata interrotta. L’emendamento contenente l’aumento delle indennità ha fatto esplodere l’aula, gettandola nel caos. Quattro ore di sospensione non sono bastate a trovare la quadra e, all’una di notte, dopo aver sentito i rappresentanti delle partecipate, non si è potuto arrivare ad altro se non ad un rinvio.

Ad essere centrale nel dibattito anche l’avanzo di gestione, priorità per l’opposizione, che ha eretto barricate, pensando che la questione meritasse uno spazio più importante nella discussione. Sul piatto, circa 7,5 milioni di euro da destinare alle scuole, che necessitavano della celere approvazione del previsionale per essere investiti entro il 31 dicembre e non andare persi.

Si sono dimostrati decisamente contrari al rinvio gli esponenti di Fratelli d’Italia che speravano di votare seduta stante. Non hanno trovato però, l’appoggio degli alleati di Forza Italia, inclini invece ad accogliere le osservazioni delle opposizioni e affrontare la discussione in un clima più collaborativo e conciliatorio, di dialogo con le minoranze. Fatto che ha scatenato ore di discussione e trattenuto i consiglieri a Palazzo delle Aquile fino a tarda notte.

Lo scontro tra Lagalla e Forello

La sessione di consiglio di ieri, 27 dicembre, è proseguita più o meno nello stesso clima di tensione del giorno precedente, ma con protagonisti diversi. La presenza del sindaco Lagalla in aula, a relazionare nel dettaglio sul bilancio e a rispondere ai consiglieri, ha dato l’occasione a Ugo Forello di esprimere il suo dissenso su alcuni punti.

Forello: “Aumento indennità giusto, ma in un momento sbagliato”

“Mi preoccupano le non corrette informazioni che lei da al consiglio”, ha esordito il consigliere, riferendosi all’intenzione del sindaco, secondo lui irrealizzabile, di “chiudere” entro fine anno la versione definitiva dell’accordo con lo Stato, da inviare a Roma. “Lei non può firmare nulla entro fine anno”, le sue esatte parole. “La richiesta di delibera non è ancora all’ordine del giorno. I tempi tecnici e le procedure, che tra l’altro avete deciso voi, le impediranno di firmare entro il 31 dicembre. Saremo fortunati se si farà entro fine gennaio”.

La colpa del ritardo, secondo il capogruppo di Oso, sarebbe della maggioranza. “Ieri hanno litigato tutta la giornata”, ha dichiarato il consigliere, puntando il dito verso i suoi colleghi del centro destra. “E non per l’avanzo di gestione – ha continuato – ma per l’aumento della sua indennità e di quella dei suoi consiglieri e di tutti noi, che per carità ne abbiamo diritto… ma è un adeguamento giusto nel momento sbagliato”. Si tratta di 2,9 milioni di euro “distratti” a tale scopo nel bilancio. “Una Vergogna” ha commentato indignato il consigliere.

Nella stessa sede, Forello ha anche ammesso “con amarezza” che la loro “apertura di fiducia nei confronti dell’amministrazione si è incrinata” e ha dichiarato le sue dimissioni da vicepresidente di commissione Bilancio.

Lagalla, più di cento milioni “sterilizzati” nel triennio 22/24

“Non posso ringraziare certo il consigliere Forello per avermi dato del bugiardo”, ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla, una volta ripresa le parola, a Sala delle Lapidi. “Esiste un principio generale che è quello del rispetto delle persone e dalla buona educazione, che si acquisisce e si alimenta soprattutto nelle assise pubbliche. Credo che ciascuno di noi debba avere rispetto delle persone con le quali si confronta”.

“Detto questo, – ha continuato il primo cittadino, più volte interrotto da Forello – non credo di avere detto nessuna bugia. La chiusura dell’accordo con lo Stato ha un suo tempo formale. Quando dico chiudere, intendo avere una data certa”.

Il sindaco si è poi soffermato sul cambio di metodo messo in atto dall’amministrazione che ha permesso di non gravare sulle tasche dei cittadini per il piano di riequilibrio, che prima invece “veniva fatto sulle spalle dei palermitani”. Più di 100 milioni “sterilizzati” per il triennio 22/24, grazie al loro operato.

“Ci siamo assunti la responsabilità di chiudere partite che hanno liberato le risorse”, ha dichiarato Lagalla. “Sono sempre disponibile e non mi sottraggo al confronto che è doveroso e necessario, e a mio avviso chiarificatore”.

“Sin da quando mi sono reso conto dell’avanzo di amministrazione, ai primi di dicembre, ho chiesto agli uffici di individuare gli investimenti che ci potevano servire”, ha aggiunto il primo cittadino. “Siamo stati con le gambe in spalla cercando di parare colpi da tutti i lati. Non abbiamo la presunzione di avere portato un piano perfetto che vale la salvezza eterna della città, ma abbiamo portato un documento tecnico di trapasso, profondamente diverso nei contenuti rispetto al precedente, che ci sta facendo passare dal 22 al 24, con una raggiunta sicurezza finanziaria”.

Sull’aumento delle indennità il sindaco sostiene si tratti semplicemente “dell’applicazione della legge”. L’aumento del gettone è progressivo e raggiunge il 100% solo al terzo anno. Essendo che siamo allo scadere del 2022 non ci sarebbe stato forse altro tempo utile per inserire nel bilancio l’emendamento incriminato che è stato infine ritirato.


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