Caro Palermo, adesso è l’ora dei complimenti, ma guai ad arrossire. Da Collovati a Moggi per passare da Mazzone. Tutti in coro gridano: “Palermo, sei proprio forte”. L’ex dg della Juventus, Luciano Moggi nel corso della trasmissione “Ieri, Moggi e domani” in onda su Gold Sport, ha commentato come consuetudine la giornata di campionato, dando anche un giudizio sulla squadra allenata da Delio Rossi, reduce dalla vittoria di Cesena.
“Il Palermo continua a stupire. La squadra, insieme alla Roma, che secondo me gioca il miglior calcio d’Italia. Adesso oltre al leader Pastore c’è stato anche il ritorno di Miccoli. Questa squadra con 2-3 innesti giusti può puntare altissimo nei prossimi anni”. A Live Sicilia parla anche l’ex calciatore Fulvio Collovati, adesso opinionista della “Domenica Sportiva”. “Giudico il Palermo una delle squadre maggiormente attrezzate della serie A. Gioca un calcio spumeggiante e non ha mai paura degli avversari. Ieri ha giocato bene, ha vinto e può puntare agli alti posti della classifica. Vi dico una cosa, nel corso della puntata di ieri della Domenica Sportiva, ho ipotizzato che se le cose andranno bene come vanno adesso alla squadra rosanero, tutto è possibile…mi avete capito, no?”.
Sir Carletto Mazzone invece tesse le lodi di Javier Pastore: “Cedo che Pastore e Miccoli siano fondamentali. L’argentino mi piace tantissimo, credo somigli moltissimo a Platini per movenze, tecnica e stazza fisica – ha detto a reterete24 – i rosanero Alla base di tutto hanno giocatori di notevole qualità tecnica, mentre perdono un po’ dal punto di vista tattico e in termini di fisicità”. Tutti quindi regalano carezze al Real Palermo, tranne lui però, Maurizio Zamparini: “Abbiamo concesso troppo al Cesena, e pecchiamo quindi di maturità. La gara potevamo anche pareggiarla, ma per fortuna siamo riusciti a centrare tre punti molto importanti. Il mio allenatore Delio Rossi dovrà trovare le contromisure a questi problemi della retroguardia. Rispetto ad altre prestazioni, poi, Pastore e Bacinovic hanno giocato meno bene, ma erano molto stanchi e non sono stati aiutati da un terreno di gioco infame”.