PALERMO – Una sconfitta inaspettata e dolorosa da parte del Palermo che, allo stadio “Renzo Barbera”, viene battuto dal Südtirol di Bisoli al termine di una gara equilibrata decisa da un errore di Pigliacelli rivelatosi poi fatale. Nonostante una ripresa in dominio del gioco, la compagine rosanero non è riuscita a riprendere lo svantaggio e ricomincia nel peggiore dei modi dopo il ritiro di Manchester.
Di seguito le pagelle del match:
PIGLIACELLI 4,5 – Un paio di parate importanti, soprattutto su Rover nella ripresa, ma l’erroraccio in rinvio che porta al gol del Sudtirol è un’errore davvero troppo grave. Finisce per essere il mattatore in negativo del match ed è inevitabile una valutazione ampiamente insufficiente.
BUTTARO 5,5 – Prestazione discreta sul piano difensivo da parte del terzino rosanero, non riesce però a spingere quanto dovrebbe e a dare una mano in fase offensiva. La sua gara dura solo un tempo, sostituito ad inizio ripresa (dal 45’ s.t. SALA 6 – Bene in fase di copertura facendo il suo compito con ordine ed efficacia, prova anche a spingersi in avanti e non duetta male con Di Mariano sulla corsia mancina).
NEDELCEARU 6 – Tiene bene Mazzocchi e soffre meno Odogwu rispetto a Marconi, sfruttando la sua prestanza fisica e un buon lavoro sui palloni alti. Non compie sbavature degne di nota, prestazione nel complesso sufficiente.
MARCONI 5,5 – Sbaglia un pericoloso disimpegno nel primo tempo e soffre la fisicità di Odogwu, ha giocato partite migliori (dal 68’ VALENTE 6 – Cerca di dare la carica sull’out di destra ma nella ripresa si gioca prevalentemente dalla parte opposta. Più attivo nel finale di gara, nel quale partecipa all’arrembaggio rosanero).
MATEJU 5,5 – Fa vedere di essere un jolly difensivo versatile e prezioso ma, nel complesso, non brilla. In sofferenza nel primo tempo da terzino sinistro, meglio a destra nella ripresa nonostante la presenza di un pericoloso Rover e tiene botta anche come difensore centrale ma non basta per arrivare alla sufficienza.
SEGRE 6 – Prova a dare il suo contributo in entrambe le fasi, non eccelle ma non demerita e non compie particolari sbavature. Va in gol nel finale di gara ma l’arbitro annulla per fuorigioco.
STULAC 5,5 – Si fa fatica a vedere il giocatore ammirato nelle passate stagioni. Prova a dare ordine in mediana ma, a parte in qualche raro caso, non riesce a trovare la giusta via di passaggio rendendosi protagonista di tanti errori non da lui (dal 45’ s.t. DAMIANI 6 – Prova a dare maggiore ordine al centrocampo ed è spesso nel vivo del gioco rosanero. Bene anche in interdizione, spezzando più volte le iniziative avversarie in contropiede).
ELIA 6 – Sicuramente tra i più attivi della compagine rosanero, soprattutto nel primo tempo. Prova spesso a saltare l’uomo e crea non pochi grattacapi alla catena mancina del Sudtirol, nella ripresa si sposta terzino e sparisce un po’ dai radar (dal 82’ VIDO S.V.).
FLORIANO 5,5 – Dovrebbe essere il raccordo tra centrocampo, esterni e punta ma non riesce ad essere incisivo sbagliando tanti palloni in appoggio. Viene sostituito ad inizio ripresa al termine di una prima frazione non certo esaltante (dal 45’ s.t. SOLERI 6 – Garantisce centimetri e fisico, centra una traversa ed è spesso nel vivo del gioco).
DI MARIANO 5,5 – Viene cercato spesso ma non riesce ad essere veramente pericoloso, tante percussioni sulla sua corsia ma che non danno gli esiti sperati. Centra il palo da pochi metri nei minuti di recupero del match.
BRUNORI 5,5 – Troppo poco da parte del bomber rosanero, forse il più in difficoltà nei movimenti con il cambio tattico operato da Corini. Sbaglia un gol quasi clamoroso nel finale di primo tempo, spedendo alta una girata dal centro dell’area di rigore a pochi metri da Poluzzi.
CORINI 5 – Sceglie di cambiare assetto tattico inserendo un trequartista di qualità al posto di un mediano e la scelta non paga. Qualche dubbio in merito alle scelte iniziali ma i rosa, in campo, sbagliano tanto, tantissimo anche nei passaggi più semplici e, nonostante l’arrembaggio nella ripresa, rimane una sterilità offensiva sulla quale rimane ancora tanto lavoro da fare.