Palermo, truffa sui migranti: assolti poliziotti e agenti di viaggio

Palermo, truffa sui migranti: assolti poliziotti e agenti di viaggio

Il processo riguardava le spese per i rimpatri

PALERMO – Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Sia i poliziotti che gli agenti di viaggio. No regge l’accusa che gli imputati gonfiassero i costi per i rimpatri dei migranti. Cade l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato.

Ecco gli assolti: Dario Landolina, 48 anni, gestore della Landolina Viaggi, Marco Oristano, di 49, della Ciupi Travel di Bagheria, i poliziotti Antonino Muratore, 61 anni, Giovan Battista Russo, di 55, Maurizio Oliveri, di 46, e Vittorio Santo Federico, di 48.

Gli episodi contestati risalivano al 2010-2011. A segnalare le presunte irregolarità furono gli uffici specializzati della Questura.

Secondo l’accusa, che non ha retto al vaglio del Tribunale, gli operatori dell’ufficio immigrazione acquistavano i biglietti “open”, facendosi anticipare il prezzo dalle stesse agenzie. Agli agenti sarebbe toccata una percentuale 5 per cento sulla maggiorazione del prezzo del biglietto.

Un esempio: per una missione dell’agosto 2010 il costo era stato di 1.461,22 euro per ciascuno dei due biglietti, ma sarebbe stata stata rendicontata una cifra di 2.438,22 per ogni agente.

I legali delle difese, avvocati Walter Cutrono, Enrico Sanseverino, Filippo Gallina, Michele Caruso e Alessandra Nocera, hanno sempre sostenuto la correttezza degli imputati.

Il giudice Ivana Vassallo ha redatto una motivazione contestuale al verdetto. Né la Questura o la Prefettura di Palermo, né il ministero dell’Interno nel 2011 avevano stipulato convenzioni con agenzie di viaggi o compagnie aeree. Ogni singolo poliziotto poteva scegliere da chi acquistare il biglietto.

È vero che acquistandolo direttamente dal vettore si sarebbe potuto risparmiare, ma spesso si trattava di procedure complicate perché c’era necessità che i poliziotti trovassero posto accanto ai migranti da rimpatriare. “Le procedure – si legge in sentenza – sono avvenute nella massima trasparenza e nel rispetto delle regole vigenti”.


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