Palermo: tutti con Lagalla, ma poi arriva la fumata nera

Palermo: tutti con Lagalla, ma poi arriva la fumata nera

L'ex rettore dopo la frenata: "Abbiamo fatto un tentativo, andiamo avanti". Si tratta ancora.
PALERMO 2022
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Lagalla sì. Lagalla forse. Lagalla (per il momento) no: ecco la traccia. Alla fine di una giornata politica da maionese impazzita nel cielo del centrodestra si annota l’ennesima fumata nera. L’unità sul sindaco di Palermo non c’è. Ci sarà? Sempre possibile, ma, ogni giorno che passa aggiunge un tassello di difficoltà anche umana. Nessuno vuole perdere l’onore. Nessuno vuole compiere un passo indietro, di lato, di sopra e di sotto, senza un percorso che salvi la reputazione e che non faccia apparire il ritiro alla stregua di una resa.

Lagalla sì…

Sembrava il sabato giusto per risolvere la questione e trovare il famosissimo e introvabile amalgama tra l’ex rettore targato Udc e sostenuto in primis da FdI e il medico forzista, Francesco Cascio, con le spalle coperte soprattutto da Forza Italia e Lega. L’appello di Roberto Lagalla (tutta la vicenda è riassunta qui) per la sintesi, senza menzionare la ricandidatura di Nello Musumeci alla Regione che, per i meloniani, è uno dei nodi del contendere. L’appello di Cascio con lo stesso linguaggio della disponibilità. I toni di apertura di Gianfranco Miccichè che annunciava una riunione nel pomeriggio con i ‘casciani’ (oltre Fi e Lega gli autonomisti, senza Totò Lentini, e i centristi di Saverio Romano). Pareva, insomma, che dopo settimane di travaglio si giungesse alla sospirata, per il centrodestra, unanimità.

Lagalla forse…

Ma dalla riunione, al cronista collegato con una radiolina immaginaria, giungevano segnali in senso contrario rispetto agli auspici. “Siamo in alto mare”. “Fumata nera”. “Vogliono tutto, pure un pezzo di… (irripetibile, ndr)”. Insomma, si stavano affumando le crocché, come si dice dalle nostre parti, lentamente ma inesorabilmente. E, in effetti, la puzza di bruciato si avvertiva nitida e ben distinta, dopo una mattina di trattative serrate.

Lagalla (per il momento) no…

La fine dell’incontro ha sancito una nuova e momentanea rottura, anche se si continuerà a trattare con convinzione. Ecco la nota di Cascio: “Leggo ipotesi fantasiose di un ritiro della mia candidatura a sindaco di Palermo. Domani ho in programma una serie di incontri dove sarò impegnato a spiegare la mia idea alla città. Ringrazio ancora una volta la coalizione che continua a garantirmi il pieno appoggio. Se qualcuno confonde la mia disponibilità al confronto con il ritiro dalla campagna elettorale ha sbagliato strada”. Ecco il commento di Miccichè: “Noi siamo disponibili a confrontarci per l’unità del centrodestra a Palermo, ma ci vuole educazione. Non ci è piaciuto il comunicato che Lagalla ha fatto ai suoi (dove si sarebbe annunciata la svolta imminente, ndr), volevano usare la nostra apertura contro di noi. Ora faremo noi le nostre proposte, vediamo che succede”. Il professore Lagalla dice a LiveSicilia.it: “Rispettiamo le decisioni di tutti. Abbiamo fatto un tentativo. Noi andiamo avanti”. Le crocché adesso sembrano carbonizzate. Domani, come sempre, si vedrà.

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