PALERMO – La Cassazione cancella due pesanti condanne per usura ed estorsione.
Annullate senza rinvio, dunque definitivamente, le condanne inflitte ad Antonino Maranzano e Francesco Paolo Giunta, zio e nipote. Gli erano stati inflitti 9 e 7 anni di carcere.
Non regge l’ipotesi secondo cui, avrebbero preteso interessi da strozzini per la restituzione di un piccolo prestito fatto ad una coppia dello Zen. Erano anche accusati di avere minacciato le vittime con un coltello, occupando la loro casa popolare.
Accolti i ricorsi della difesa rappresentata dagli avvocati Giovanni Mannino, Massimiliano Molfettini e Giuseppe Inguaggiato.
I legali hanno sostenuto che l’usura non sarebbe mai stata quantificata con precisione.
Senza il conteggio il reato non sussiste.
Cancellato anche il risarcimento da 100 mila euro concesso alle presunte vittime.