Palermo, ville allagate dopo un temporale: risarcite 2 famiglie

Palermo, ville allagate dopo un temporale: risarcite 2 famiglie

Temporali a Mondello, cosa ha deciso il tribunale
la sentenza
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PALERMO – Due famiglie che hanno subito gravi danni alle proprie ville nel quartiere di Mondello a Palermo a causa della pioggia torrenziale nell’ agosto 2018 saranno risarcite con 60 mila euro dal Comune di Palermo. Lo ha stabilito il tribunale civile.

Palermo, ville allagate dopo un temporale

A causa della pioggia acqua e liquami entrarono nelle ville situate su un terreno condiviso con giardino e piscina nella zona balneare palermitana. Le ville subirono ingenti danni strutturali e materiali, dice lo studio legale Palmigiano e associati che assisteva le famiglie che hanno proposto la causa.
Nonostante i danni e la situazione già critica, il Comune non adottò misure adeguate, lasciando che un ulteriore allagamento si verificasse il 3 ottobre 2018.

I proprietari hanno quindi agito in giudizio con il patrocinio degli avvocati Alessandro Palmigiano e Mattia Vitale, procedendo prima con un accertamento tecnico preventivo, per ricostruire le cause dell’evento e documentare i danni, facendo nominare un consulente da parte del Tribunale, e successivamente, nel 2023, con una causa civile per il risarcimento.

La perizia tecnica e la consulenza d’ufficio (Ctu) hanno confermato che la causa degli allagamenti era la grave inadeguatezza del sistema comunale di drenaggio delle acque piovane, incapace di smaltire anche piogge di intensità ordinaria.

Cosa ha deciso il tribunale

Il tribunale ha stabilito la responsabilità del Comune come «custode» delle strade e della rete fognaria, secondo l’art. 2051 del Codice Civile: l’ente pubblico risponde dei danni causati dai beni che gestisce, anche senza dover dimostrare una colpa diretta, a meno che non dimostri l’imprevedibilità e l’inevitabilità dell’evento, elementi qui mancanti. Secondo il giudice, dalla documentazione era emerso chiaramente che il sistema fognario era del tutto inadeguato, mancando di sufficienti caditoie e canali per lo smaltimento delle acque.

“L’inerzia della pubblica amministrazione non può ricadere sui cittadini – ha commentato l’avvocato Alessandro Palmigiano – Questo provvedimento conferma l’importanza di una gestione responsabile e programmata delle infrastrutture urbane. Ci auguriamo che tale decisione sia da stimolo per un intervento strutturale, al fine di evitare che simili eventi si ripetano, con gravi conseguenze economiche non solo per i danneggiati ma anche per la collettività”.


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