CATANIA – Con la voce rotta dal pianto e gli occhi pieni di lacrime ha trovato la forza di suonare e cantare per suo figlio Emmanuel, davanti alla platea riunita nella chiesa evangelica di via Susanna a Catania per l’ultimo saluto al giovane sub di Acitrezza ritrovato senza vita al largo dell’isola Lachea lo scorso giovedì. “Alzerò le mani invocando il Tuo nome” ha cantato il padre, una preghiera definita dal Pastore Lombardo una vera lezione di fede.
Forza, dignità e fede hanno infatti accompagnato il pomeriggio di preghiera in ricordo di Emmanuel. Dei palloncini bianchi, qualche mazzo di fiori, tanti canti. È così che gli amici, i parenti e i conoscenti lo hanno voluto omaggiare. “Confiderò sempre nel mio Signor, nei lieti dì, nell’ora del dolor, s’è tempestoso il mar, se il buio vien, Egli mi sostiene” il canto d’apertura che tutta la platea ha intonato.
In tanti hanno voluto ricordare il 19enne con una parola. Come l’inseparabile amico Alessandro: “i conoscenti sono tanti, ma gli amici sono pochi.. a ventitré anni non sapevo nuotare, quando lui sentì questa cosa si propose di insegnarmi a nuotare. Era una persona buona, una persona integra”. “Avevi il brillìo negli occhi di chi voleva sapere – lo ricordano i professori – avevi grandi progetti per il futuro che certamente avresti realizzato, rimarrai un modello da seguire per tutti i tuoi compagni”.
L’amico di scuola: “Ho preso a pugni il mare.. lo stesso che ti ha portato via negli abissi, avrei voluto aiutarti.. La rabbia, l’ingiustizia ti portano a pensare: perché? Perché proprio tu?”.
E la risposta è arrivata dalla lettura di un versetto da parte del Pastore nel corso del culto: “Non dobbiamo ribellarci, voltare le spalle o rinnegare il Signore, ma ci è lecito chiedere perché. Dio ha la risposta, il perché c’è, il suo disegno è meraviglioso, un giorno i nostri perché avranno una risposta”.
Ed anche il coro, così come il gruppo di chitarristi si è esibito in canti e preghiere. “Io non ho paura, so che tu sei con me. Tu non mi lascerai mai anche se la notte fa paura, anche se il vento soffia forte, posso già vedere una luce che risplende per Me”. Un volo di palloncini bianchi con la scritta “Il sub Emmanuel” ha infine abbracciato il cielo di via Susanna.