"This is Italy" di Panorama | Tanta Sicilia a New York - Live Sicilia

“This is Italy” di Panorama | Tanta Sicilia a New York

Antonello Montante (a destra) ringrazia Giorgio Mulè dopo la premiazione di New York

L'eccellenza del Bel Paese protagonista nella Grande Mela grazie al settimanale.

L'evento a Manhattan
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4 min di lettura

di Sergio Luciano (Panorama)

Parli di Italia negli Stati Uniti, affermi nel titolo di un cartellone culturale a New York: “This is Italy”, ed è subito Sicilia. Per carità, non solo Sicilia: ci sono umbri, lombardi, emiliani eccellenti, a raccontare alla business-community newyorkese, sotto l’egida del settimanale Panorama, l’eccellenza italiana. Ma ci sono anche numerosi siciliani di grande personalità, di grande gusto siciliano, grinta siciliana, nella kermesse di tre giorni che Giorgio Mulè, il direttore di Panorama, anche lui siciliano doc, ha organizzato a Manhattan.

Innanzitutto il siciliano più importante, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, palermitano, che in occasione di “This is Italy” ha voluto far arrivare ad un pubblico più vasto di quello nazionale il suo messaggio di apprezzamento e di sostegno per le iniziative di “Panorama d’Italia”, “che ora si arricchisce – ha scritto in un testo letto in pubblico dall’Ambasciatore italiano negli Stati Uniti Armando Varricchio, “di una importante tappa americana, nata per far conoscere oltreoceano il meglio del nostro Paese. ‘This is Italy – Parts Unknown’ sarà la vetrina per i protagonisti dell’Italia nel campo dell’economia, della cultura, della scienza, dell’enogastronomia. Nel mondo registriamo una grande domanda di Italia: di arte, di cultura, di stile, di moda, di gusto. Persino di lingua italiana. È quindi fondamentale moltiplicare l’impegno, a tutti i livelli, per soddisfare questa richiesta, sapendo che il successo arriverà nella misura in cui sapremo, nel nostro Paese e all’estero, fare sistema e migliorare sempre di più i nostri prodotti, le nostre idee, le nostre intuizioni”.

La sintesi felice del Presidente è proprio quella cui si ispira il lavoro di Panorama d’Italia e, a maggior ragione, questa sua “brand-extension” americana, che Mulè – siciliano doc a sua volta – ha costruito con imparziale attenzione a tutto il meglio del nostro Paese ma anche con affettuoso riguardo alla sua terra. Perché l’attuale direttore di Panorama è nato a Caltanissetta, ha studiato a Mazara del Vallo, e ha esordito professionalmente al Giornale di Sicilia, portando poi sempre con sé, orgogliosamente, le sue radici. Dopo una breve ma formativa parentesi professionale da giovane cronista proprio a New York, al Progresso Italo Americano, è sbarcato a Roma e di lì a Milano ma non ha mai lasciato stemperare il suo legame e la sua attenzione per i valori migliori della sua regione.

Dunque “Panorama d’Italia” racconta anche la Sicilia, lo ha fatto sin dalla prima edizione – quattro anni fa – che fece tappa a Palermo, poi nella seconda che sostò a Catania, nella terza a Trapani e anche quella in corso, che tra pochi giorni si fermerà a Ragusa.

Le radici siciliane agevolano il direttore di Panorama nell’individuare, e raccontare al grande pubblico – ormai non più solo italiano – alcune delle tante eccellenze dell’isola che meritano la massima visibilità. Tra i protagonisti della kermesse newyorkese è il caso di citarne almeno tre, che hanno avuto giusto risalto.

Innanzitutto Antonello Montante, imprenditore poliedrico e Cavaliere del Lavoro, presidente del Gruppo che porta il suo nome, nonché presidente e motore imprenditoriale dell’Eicma, l’Esposizione internazionale ciclo e motociclo, controllata dall’Associazione Ancma, che riunisce gli imprenditori italiani delle due ruote. A Montante è andato il “Leadership Excellence Award”, il premio istituito da Panorama per decorare le imprese e gli uomini che hanno valorizzato e illustrato l’Italia nel mondo e in particolare negli Stati Uniti.

Un altro imprenditore eccellente, anche lui siciliano, anche lui indomabile testimonial delle eccellenze siciliane, anche lui innovatore e per questo premiato con il “Leadership Excellence Award”: Tommaso Dragotto, con la sua Sicily By Car, la più grande società di autonoleggio a capitale interamente italiana, da lui fondata 44 anni fa e tuttora guidata con un’ineasuribile capacità di rinnovarsi: come sta facendo proprio in questi mesi con il “Green Tour” della Sicilia, la prima iniziativa di copertura integrale di un grande territorio specifico, appunto tutta l’isola, con una rete di ben 400 colonnine di ricarica per auto elettrica, un’idea di Dragotto sviluppata in collaborazione con l’Enel e con la Renault per la quale il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, anche lui presente a “This is Italy”, ha manifestato un tale apprezzamento da indurlo a ipotizzare, più sul serio che sul faceto, un “Lombardy by Car” o almeno un “From Sicily to Lombardy by car”, insomma una replica del format di Dragotto nella grande Lombardia.

E ancora innovazione nel caso di “Gustoso, sicilian food excellency”, una rete d’imprese appena lanciata a Palermo e già molto attiva negli States che nasce da un’idea meravigliosa: collegare, ma proprio formalmente attraverso lo strumento del partneriato incentivato delle reti d’impresa, appunto, un gruppo di aziende piccole ma qualificatissime dell’agroalimentare siciliano per mettere a fattor comune sia le loro competenze che la loro massa critica, individualmente magari modesta ma nell’insieme rilevante, e muovere così, con compattezza e comunione d’intenti, alla conquista del mercato siciliano. Non ancora il premio, ai promotori di Gustoso Frank Cascio e Paolo Internicola – che però sicuramente di questo passo presto arriveranno a meritarselo – ma la soddisfazione di servire la cena del charity-gala al Museo Guggenheim e di partecipare con la loro testimonianza al workshop sulla forza del “food-in-Italy” nel mondo che si è svolto alla Downtown Associazion il 1° novembre.

Tanta Sicilia a New York, insomma, e di ottima lega, con Panorama e “This is Italy”.


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