C’è anche Paolino, dolcissimo canuzzo dagli occhi grandi, a vegliare il riposo di Biagio Conte. Sta dietro la porta della stanza, del missionario laico, in via Decollati. Scodinzola, lecca le mani di tutti e si lascia accarezzare. E’ lì con il suo papà umano, Giuseppe. Ed è Giuseppe che racconta: “Biagio e Paolino sono amici, quando era alle Poste è stato il mio canuzzo a convincerlo ad alzarsi, a interrompere il digiuno. E lui lo accarezzava e gli diceva, sorridendo: ‘Paolino mio, solo tu mi capisci’”.
C’è un antico rapporto di affetto tra Fratel Biagio e gli animali, un legame francescano di innocenza. Il missionario laico, nei suoi primi pellegrinaggi, si affidò al suo compagno più caro, un cane chiamato ‘Libertà’. Che lo seguiva, ovunque, scodinzolando, come adesso fa Paolino (rp)