Maretta ieri all’Ars in commissione Ambiente. Con una convergenza tra grillini e Pd si è stoppato il percorso di un ddl che riguarda la possibilità di realizzare parcheggi nei centri storici, con il rinvio della seduta. “Il centrodestra sta superando il limite, siamo pronti a fare le barricate contro il disegno di legge che, con un solo articolo, pretende di modificare gli standard urbanistici dei centri storici e delle zone B, quelle attigue ai centri storici – dice il deputato del Pd Anthony Barbagallo, che ieri ha abbandonato i lavori di commissione -. Il centrodestra intende stravolgere gli standard imposti a tutela del territorio e volti alla pianificazione ordinata delle città, standard che per il Partito Democratico sono sacri. In commissione Territorio e Ambiente prima di abbandonare i lavori per protesta, abbiamo contestato il ddl ricordando come la modifica di standard da parte di altre regioni sia stata dichiarata incostituzionale. Nella storia del Parlamento siciliano nessuno mai ha mai partorito una proposta così ardita in materia urbanistica”.
Il disegno di legge, primo firmatario Elvira Amata (Fratelli d’Italia), modifica gli standard urbanistici per i parcheggi, per decongestionare il traffico e favorire il rilancio dell’edilizia in settore. “Abbiamo chiesto la sospensione della seduta – racconta il 5 Stelle Giampiero Trizzino – perché chiedevamo la presenza in aula dell’assessore. Il centro storico è tutelato e quindi meritava, a nostro modo di vedere, dei pareri. Volevamo avere un parere scritto del governo”.
“L’assessore aveva dato parere favorevole, rimandando a una piccola istruttoria tecnica per la quale era presente in commissione un dirigente”, spiega il presidente della commissione Giusy Savarino, che comunque ha deciso ieri di aggiornare la seduta alla settimana prossima. Uno dei tre ddl esaminati dalla commissione è stato invece approvato: il ddl riguarda la possibilità di finanziare parcheggi di interscambio, prima previsti solo per le aree metropolitane, con il ddl si includono anche i Comuni da 30mila abitanti più Enna in quanto capoluogo di provincia.