CATANIA – Pochissime automobili a fronte delle migliaia che, ogni giorno, sostano lungo le carreggiate o palesemente in divieto di sosta. Appena poco più di seimila in sei mesi, infatti, le automobili ricoverate nel Parcheggio Europa, realizzato in Project Financing per, come stabilito dall’accordo con l’allora Ufficio speciale per il rischio sismico, liberare la strada, via di fuga obbligatoria in caso di necessità. La denuncia arriva direttamente dalla bocca dell’amministratore delegato della Parcheggio Europa spa, la società che ha realizzato la struttura, Lorena Virlinzi che ha illustrato le mancanze dell’amministrazione e le conseguenze sul conto economico dell’azienda che sta registrando ingenti perdite.
“Secondo l’articolo 11 della convenzione firmata nel 2005 – afferma la Virlinzi – al Comune spetta di promuovere tutte le iniziative per consentire la regolamentazione della sosta superficiale, inibire in maniera assoluta la sosta lungo le vie limitrofe il parcheggio, compresa quella abusiva, e occuparsi della manutenzione della piazza. L’assenza di tutti questi interventi – prosegue – comporta delle perdite per noi. È vero che siamo una società per azioni, per cui abbiamo accettato il rischio d’impresa, ma gli accordi devono essere rispettati anche dall’amministrazione”. Sulla quale, a questo punto, pende una spada di Damocle.
Rischia, infatti, Palazzo degli Elefanti se non mette in moto tutte le iniziative per applicare tutti i termini dell’accordo. Questa la minaccia, seppur velata, del l’amministratore delegato che, dopo una serie di accomandate e ingiunzioni, si è rivolta al Tar. “I tempi della giustizia sono lunghi – evidenzia – e noi vorremmo che le cose fossero risolte prima. Abbiamo una perdita di 70 mila euro al mese – conclude: se l’amministrazione inadempiente è responsabile, chiederemo i danni”.